Newcastle Chelsea 1-2: gol e highlights. Hazard più autorete, Sarri vola a punteggio pieno
Quasi 90 minuti ininterrotti di attacco del Chelsea valgono i tre punti sul Newcastle di Benitez. Prima il vantaggio di Hazard su rigore nell’ultimo quarto d’ora di partita. Poi l’inaspettato pari di Joselu (viziato da un fallo) e il nuovo e decisivo autogol di Yedlin. Sarri ancora a punteggio pieno
NEWCASTLE-CHELSEA 1-2
76' rig. Hazard (C), 83' Joselu (N), 87' aut. Yedlin (N)
TABELLINO
Newcastle (5-4-1): Dubravka; Yedlin, Fernandez, Schär (79' Muto), Clark, Dummett; Murphy (73' Perez), Sung-Yueng Ki, Diamé, Ritchie; Rondon (62' Joselu). All. Benitez
Chelsea (4-3-3): Kepa; Azpilicueta, Rüdiger, David Luiz, Marcos Alonso; Kanté, Jorginho, Kovacic (79 Barkley); Pedro (68' Willian), Morata (65' Giroud), Hazard. All. Sarri
Ammoniti: 40' Kovacic (C), 65' Schär (N), 68' Fernandez (N)
73' - Nel Newcastle fuori Murphy dentro Perez.
Rigore più autogol, ma sarebbe riduttivo parlare di un Chelsea avanti con fortuna sul Newcastle, dopo quasi 90 minuti ininterrotti di attacchi e un picco (clamoroso!) del 96% di possesso palla. Il rigore di Hazard del vantaggio al 76’ legittima il gioco della squadra di Sarri ma non le occasioni da gol, poche veramente pericolose, con la sola traversa di Rüdiger come stella polare e preludio al vantaggio. Nel finale succede poi di tutto col pari di Joselu alla prima vera azione della ripresa del Newcastle e il nuovo vantaggio (e decisivo) dei Blues con l’autorete di Yedlin, che aveva viziato il gol del pari con l’assist ma anche con un fallo su Giroud non visto dalla terna arbitrale. Sarri vince ancora, tre su tre e a quota nove punti. Soffre ma trionfa anche senza brillare. E questo è già un primo grande traguardo.
La partita
Newcastle chiuso, come prevedibile, e quasi mai in sofferenza. Chelsea e Sarri con in mano il pallino del gioco e quasi l’80% di possesso palla, ma senza reti in un primo tempo dove l’ex Napoli Benitez ha avuto la meglio sull’ex Napoli Sarri. In una prima frazione bloccata e con pochissime occasioni, nitide, probabilmente, zero. I Blues scendono in campo col classico 4-3-3 “sarriano” e due novità, che nel corso della stagione dovrebbero diventare motivi ricorrenti: Kovacic e Hazard iniziano per la prima volta in stagione un match dal primo minuto. Col belga davanti confermati Pedro e Morata, così come Jorginho e Kanté a centrocampo. Stesso discorso per porta e linea di difesa, immutata in tutte le prime tre giornate di Premier. Dall’altra parte del campo la mossa di Benitez è la difesa a cinque preferita al classico 4-4-1-1, precauzione già vista nella scorsa stagione contro le big City e Liverpool. Nel primo tempo la ragione è allora per i padroni di casa, folti tra le linee e senza lasciare toppi sbocchi a Hazard e Pedro, che ci provano tre volte ma senza mai centrare il bersaglio grosso. Al 24’ il destro del belga dal limite è fuori di poco, mentre l’ex Barcellona va vicino alla rete due volte col mancino in area, trovando però rispettivamente le deviazioni di Fernandez e i guantoni di Dubravka. Il resto sono azioni tergicristallo a ridosso del limite dell’area del Chelsea: da sinistra a destra e da destra a sinistra. Ma senza infilata. Delude Kovacic (ammonito al 40’), mentre per i padroni di casa l’unico spunto è con un’inzuccata di Rondon larga di poco al 34’.
Nella ripresa, dunque, il copione non cambia di una virgola. Con i blu che attaccano e i bianconeri che difendono, due schieramenti tattici talmente evidenti che nell’inquadratura televisiva rientrano spesso tutti e 21 i giocatori in campo, con la sola eccezione del povero Kepa lasciato solo e isolato nella propria metà campo. Benitez continua così a ereggere il muro a protezione di Dubravka, coi suoi che provano timidamente a “ripartire” semplicemente cercando la testa dell’attaccante (prima Rondon poi Joselu) con lunghi lanci facili prede di Rüdiger e David Luiz. Le prime chance nella ripresa per la squadra di Sarri sono tutte concentrate nei primi dieci minuti, e sull’out di destra: prima con un tiro di Azpilicueta e poi con Morata che pasticcia in area proprio sull’idea del terzino spagnolo. Poi le fiammate negli ultimi quindici minuti, quando il tempo incomincia a stringere e con la clamorosa traversa di Rüdiger da lontanissimo a essere preludio al vantaggio di Hazard. È il belga che pesca Alonso in area poi steso da Schär, ed è sempre il “10” dei Blues a concretizzare dal dischetto (destro incrociato, imparabile) i 76 minuti di attacco ininterrotto dei suoi, con un clamoroso picco del 96% di possesso palla a metà ripresa. Poi accade tutto in cinque minuti: il clamoroso pari di Joselu e l’autogol di Yedlin, assoluto protagonista del finale di gara. Il terzino americano prima vizia il gol del pari con uno splendido assist, ma anche e soprattutto liberandosi con un evidente fallo (sbracciata, non vista dalla terna) di Giroud. Dunque all’87’ è sempre lui a deviare nella propria porta un diagonale di Marcos Alonso. Che vale la partita e altri tre punti per Sarri, che soffre, vince e sale a quota 9 in classifica.