West Ham, addio a un pezzo di storia: cosa è rimasto di Boleyn Ground?

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Abbandonato nel 2016 dopo 112 anni, la vecchia casa degli Hammers non esiste più: Upton Park ha lasciato spazio ad 800 appartamenti suddivisi in 18 palazzi dai 3 ai 13 piani nell'ottica di riqualificazione della zona. Solo qualche murales ricorda la storico stadio, ormai scomparso ma non sostituito dall'Olympic Stadium nel cuore dei tifosi

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Appartamenti e cantieri al posto della storia del West Ham. Non è rimasto nulla del cuore pulsante di Boleyn Ground, dimora dei londinesi per 112 anni. Inaugurato nel 1904 e abbandonato il 10 maggio 2016, quando Winston Reid segnò l’ultimo gol contro il Manchester United, il vecchio stadio è stato demolito nell’ottica di riqualificazione della zona. Da tre anni gli Hammers si sono trasferiti all’Olympic Stadium inaugurato in occasione delle Olimpiadi del 2012, impianto da 60mila posti ovvero quasi il doppio di Upton Park: peccato che da allora il club abbia inanellato risultati anonimi attraverso le gestioni di Bilic e Moyes fino a Manuel Pellegrini, manager attualmente all’ultimo posto della Premier League a quota 0 punti in 4 turni a dispetto di una campagna acquisti superiore ai 100 milioni di euro. Lo Stadio Olimpico non è la storica casa del West Ham, trasloco che aveva creato tensioni e polemiche tra i tifosi dei Claret and Blue prima del commovente addio. Ebbene, lo stadio che prendeva il nome dal vicino Boleyn Castle, soggiorno di Anna Bolena ovvero la seconda moglie di Enrico VIII, ha lasciato spazio al più malinconico degli scenari.

Addio Boleyn Ground

I nuovi progetti urbanistici adottati da Londra hanno infatti coinvolto l’area dello storico impianto degli Hammers, proprio dove volavano le classiche blowing bubbles prima delle partite della squadra. Il progetto di riqualificazione della zona ha portato alla costruzione di 842 appartamenti, nuove proprietà situate negli Upton Gardens suddivise in 18 palazzi dai 3 ai 13 piani. Le foto più recenti dimostrano infatti come di Boleyn Ground non sia rimasto più nulla lasciando spazio ad abitazioni e cantieri. Solo qualche traccia ricorda il passato del club, come i murales di Billy Bonds e Trevor Brooking dove un tempo era situata la tribuna Bobby Moore dedicata allo storico capitano. L’Hammers Social Club è rimasto intatto sebbene si trovi circondato da moderni appartamenti, mentre la scritta "Long Live the Boleyn" ("Lunga vita al Boleyn") non può che ricordare i 112 anni di vita nella dimora più amata.

Lo scorso maggio ha chiuso i battenti pure Boleyn Tavern, pub dalla lunghissima tradizione a partire dal 1900 nonché luogo di ritrovo dei tifosi degli Hammers prima e dopo gli incontri della squadra. Restano solo i rimpianti al pubblico del vecchio Upton Park, abbandonato in virtù dei progetti dei proprietari Gold e Sullivan votati ad un numero maggiore di presenze medie nella nuova casa del club. Non esiste più la magia di Boleyn Ground, delle blowing bubbles e nemmeno i brividi della Tribuna Ovest, ultimo baluardo a resistere prima della distruzione nella storia ultracentenaria del West Ham.