Drenthe, donne e idromassaggio ai tempi dell’Everton: “Vi dico la verità su quel festino”

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Intervistato dal canale YouTube “The Toffee Blues” l’ex terzino di Everton e Real ha confessato la verità su una delle vicende cult del calcio britannico. Andò davvero quella notte di nascosto al centro dall’allenamento del club per dividere un idromassaggio in dolce compagnia?

DRENTHE: L’ADDIO AL CALCIO, IL DIETROFRONT E IL RAP

Era il 2011, sul curriculum un passato nel Real Madrid e nella testa tanta voglia di fare bene in Premier League per rilanciare la propria carriera. Royston di nome, Drenthe di cognome. Di mestiere terzino sinistro ma festaiolo per vocazione. “Party animal” - è la definizione che ne danno i tabloid inglesi raccontando la sua ennesima avventura fuori dal campo, anche ora che il suo trascorso britannico è lontano sette anni ed è tornato a giocare a casa propria nello Sparta Rotterdam. La storia? Risale alla stagione in cui vestita la divisa dei Toffees, 2011-12, in quella notte teoricamente di riposo che avrebbe dovuto precedere una dura giornata di allenamento. Leggenda narra che, quella volta, alle 2 inoltrate, l’olandese si sia infiltrato nel centro di allenamento del club di Finch Farm con diverse donne per godersi un idromassaggio in dolcissima compagnia. Uno di quei miti forse inventati o forse veri destinati a rimanere per sempre senza soluzione. E invece…

Recidivo?

Sull’argomento ci è tornato proprio lui, Royston Drenthe, intervistato dal canale YouTube “The Toffee Blues”. La sua risposta alla domanda su quella vecchia storia? “Sì, è successo” - confermando così (quasi) tutta la vicenda. L’olandese quella volta si trovava dunque per davvero alle 2 di notte, e di nascosto, nel centro sportivo del club, anche se poi ha furbescamente glissato sulla sua compagnia femminile. Era lì per una sessione di allenamento notturna? Molto più facile immaginare, conoscendolo, quale possa essere la verità. “Difficilissimo dire di no alle tentazioni - disse lui in un’intervista a Marca rilasciata nel 2017 -, quando giocavo nel Real spesso uscivo di notte, in gran segreto, per ristoranti, feste e ragazze carine: ho fatto tante pazzie”. Come, forse, anche in quella notte del Finch Farm.