Chelsea, Hazard: "Vorrei lavorare di nuovo con Mou. Mi sentii in colpa per il suo esonero"

Premier League

L’attaccante del Chelsea riavvolge il nastro e torna al 2015, all’esonero di Mourinho che pose fine alla seconda avventura del portoghese sulla panchina dei Blues: “Eravamo entrati in un tunnel senza fine – ricorda – mi sono sentito in colpa per il suo esonero. Ho il rammarico di non aver potuto più lavorare con lui”

HAZARD: “REAL MADRID? NON A GENNAIO”

CHELSEA-LIVERPOOL 1-1, CHE GOL DI HAZARD
 

Ha giocato e vinto con la sua Nazionale contro la Svizzera. 2-1 per il Belgio il risultato finale nella gara valida per la terza giornata di Nations League, nel cui girone Hazard e compagni guardano tutti dall’alto del loro primo posto. All’attaccante belga, vero e proprio pupillo di Sarri, capita la stessa cosa anche in Premier. Il Chelsea, infatti, è primo in classifica a quota 20 punti dopo le prime otto giornate, anche se deve condividere il trono con City e Liverpool. Senza niente togliere allo splendido avvio di stagione dei Blues, la cui estate è stata caratterizzata dal tormentone Conte e dall’arrivo tardivo di Sarri. Non il massimo per cominciare un’altra lunga stagione. Ma i risultati sono arrivati fin da subito, grazie anche al rendimento di Hazard appunto. Già 7 i gol segnati in campionato, 3 gli assist. Inarrestabile, amato dalla sua gente nonostante le continue dichiarazioni di amore nei confronti della Spagna e del Real Madrid.

Il disastro di Mou

Intanto, però, lui si gode il momento. Guarda al futuro, senza deconcentrarsi sul presente e senza dimenticare il passato. Dove c’è sempre il Chelsea, sebbene con allenatori diversi. Uno di questi è stato Josè Mourinho, oggi alla guida dei rivali dello United. I due si sono incrociati dal 2013 al 2015, quando l’allenatore portoghese è tornato a Londra dopo la prima esperienza durata dal 2004 al 2007 e caratterizzata da due Premier vinte con oltre 90 punti, una Carling Cup, un Community Shield, un FA Cup e una Coppa di Lega. Josè ci ha riprovato, vincendo una terza Premier League per poi salutare di nuovo tutti. Hazard fu il protagonista assoluto nella vittoria in campionato, venendo eletto giocatore dell’anno con i suoi 19 gol e 13 assist. Poi, nella stagione seguente, il buio: dopo sedici giornate il Chelsea si trova sedicesimo in classifica e con solo quattro vittorie all’attivo. La sconfitta con il Leicester è quella che fa saltare il banco e Mourinho si vede rescindere il proprio contratto.

“Mi sentii in colpa nei suoi confronti”

“In dodici anni ho avuto solo una brutta stagione – ha raccontato il belga ai microfoni di HLN – anzi, solo gli ultimi sei mesi con Mourinho. Ed è stata in parte colpa mia. Dopo il titolo, abbiamo chiesto all’allenatore delle vacanze extra. Sono tornato completamente fuori forma”. Parole sincere, dunque. Così come lo è anche la sua difesa nei confronti del portoghese: “Dicono che sia troppo difensivo? No, non è del tutto vero. Non è avventuroso come Guardiola, ma la stagione in cui siamo diventati campioni abbiamo fatto molti gol e giocato tante grandi partite. L'ultima stagione con Mourinho poi non è stata piacevole. Non abbiamo vinto, siamo entrati in una sorta tunnel senza fine, allenandoci senza divertirci. Separarsi era la decisione migliore per tutte le parti in causa”. Tuttavia solo bei ricordi con lo Special One: “Se mi venisse chiesto con quale allenatore vorrei lavorare di nuovo, direi Mourinho – afferma sicuro Hazard - gli ho anche scritto dopo il suo esonero, dicendogli che mi sentivo in colpa e che mi dispiaceva di come erano andate le cose. Non rimpiango molte cose nella mia carriera, ma una sì: non essere più riuscito a lavorare con Mourinho al Chelsea. Avevamo una squadra che poteva vincere più trofei. La stagione precedente ero stato uno dei giocatori più decisivi, qualche mese dopo non ho più giocato ai miei livelli”