Il big-match di domenica in Premier si infiamma già con le parole del portoghese, che ha voluto ricordare al collega gli "zeru tituli" vinti da quando siede sulla panchina del Liverpool. L'ultimo capitolo di un duello che va avanti da parecchio
La classifica può dire quello che vuole: Liverpool-Manchester United di domenica sera resta il big-match di giornata in Premier, nonostante l'abisso che separa le due squadre (16 punti dopo 16 giornate), con i Reds in vetta a quota 42 e lo United (26 punti) alle prese con l'ennesima stagione difficile.
A infiammarla, intanto, ci ha pensato il solito Mourinho, con una frecciatina al collega Klopp, al quale - in poche parole - ha voluto ricordare gli "zeru tituli" messi nella bacheca del Liverpool, giunto ormai alla sua quinta stagione alla guida del club. Così, nonostante a stare peggio in questo momento sia proprio il portoghese, Mou è partito all'attacco. "Penso che i trofei contino molto. Soprattutto quando hai il potenziale per vincerli e quando dici apertamente che quello è il tuo obiettivo", ha detto. "A volte penso sia qualcosa di non molto intelligente da dire, ma quando hai il potenziale per farlo non hai niente da nascondere. Penso che Jürgen abbia già detto che vogliono vincere la Premier, e questo è il loro obiettivo".
E se Mourinho può permettersi di parlare così è solo grazie al mini-triplete infilato al suo primo anno con lo United (Europa League, League Cup, Community Shield), mentre nella seconda stagione è rimasto a secco. Klopp, invece, paga il fatto di essere sempre andato vicino al suo primo trofeo con i Reds, senza mai riuscirci: 3 finali (Champions League 2018, Europa League 2016, League Cup 2016) e tre sconfitte.
Mou-Klopp, vecchie ruggini
Dietro alla punzecchiatura, un rapporto tra i due che non è mai stato di grande amicizia, con Klopp che nelle scorse settimane ha manifestato tutta la propria ammirazione per Guardiola, dichiarando che "non è questione di paragone con Mou o con un altro: Pep è semplicemente il migliore al mondo". L'allenatore dello United, a sua volta, aveva criticato Klopp all'epoca dell'acquisto di van Dijk, ricordandogli che lui stesso in passato era stato il primo a criticare gli acquisti milionari dei Red Devils.
"Nel calcio non conta solo spendere", gli ricorda ora lo Special One con la metafora della casa: "Una squadra di calcio è come una casa, necessita dei mobili: ma spendere tanti soldi non conta. Oltre a questo c'è il duro lavoro, altrimenti non serve a nulla. Spendi i soldi per i migliori mobili possibili e sei pronto a vivere in una casa straordinaria. Ma non si tratta sempre di fare solo questo". Riguardo alla sua, di casa, invece, Mou ammette di non essere ancora soddisfatto: "Lo United è ancora lontano dall'essere a mia immagine". A gennaio ristrutturerà?