Premier, il Liverpool perde il primato: Klopp preso in giro da raccattapalle. VIDEO

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L’allenatore dei Reds, che ha perso il primo posto in classifica in seguito al pareggio nel derby contro l’Everton, ha incolpato il vento: “Soffiava da tutte le parti. So che alla gente non piace sentirselo dire ma è così”. Prima del rientro negli spogliatoi arrivano anche gli applausi ironici di un raccattapalle

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Piccolo passo falso, come spesso è accaduto nelle ultime settimane. Il Liverpool frena ancora, lo fa nel derby contro l’Everton. A Goodison Park finisce 0-0, risultato? I Reds perdono la vetta della classifica. Costa caro, infatti, il quarto pareggio raccolto nelle ultime sei giornate, con il City che invece non si ferma più (cinque vittorie consecutive). Adesso la classifica dice Liverpool a 70 punti, a meno uno dalla squadra di Guardiola: “E’ stata una partita molto difficile per diverse ragioni – ha spiegato Klopp nel post gara – abbiamo affrontato un avversario aggressivo. In più il vento soffiava da tutte le parti. Ha influito in molte situazioni” . Insomma, l’allenatore tedesco ha le idee chiare su quale sia la causa maggiore della mancata vittoria: “So che alla gente non piace quando parlo di questo, ma il vento rende difficile ogni partita. Specie quando la palla è in aria, quindi nella maggior parte del tempo. In un contesto così difficile da controllare, abbiamo comunque creato tre o quattro occasioni davvero grandi”. Il primo posto, ora, appartiene al City. Ma Klopp non ne fa un dramma: “Abbiamo pareggiato 0-0, conservando la nostra imbattibilità contro l’Everton. Volevamo vincere, ma è stata una partita ostica. La nota lieta è che i nostri derby siano finiti, abbiamo ottenuto un punto contro un avversario che aveva una motivazione doppia”.

E il raccattapalle sbeffeggia Klopp

Insomma, non è stato un pomeriggio semplice per Klopp. Derby vuol dire anche avere tutto uno stadio contro. Dai tifosi ai… raccattapalle. Sì, proprio così. Ad aspettare l’allenatore dei Reds davanti all’ingresso c’era anche un ragazzino, che non si è fatto sfuggire l’occasione di sbeffeggiare il tedesco. Applausi ironici, qualche parolina non proprio gradevole. Tanto che lo stesso Klopp non ne è rimasto indifferente. Prima gli si è avvicinato con faccia sorpresa, poi è rimasto ad osservarlo quasi allibito. Infine gli ha rivolto qualche osservazione con un sorriso piuttosto forzato. Dalla sorpresa alla rabbia, quella che lo ha accompagnato fin dentro lo spogliatoio. E che dovrà dimenticare per riprendere la corsa al titolo”.