L'attaccante svedese parla del suo ex compagno di squadra allo United, protagonista al Mondiale vinto dalla Francia: "Può ancora crescere perché è giovane, ma ha già vinto tantissimo". E poi aggiunge: "Pagherò la scommessa a Beckham"
Zlatan Ibrahimovic ha partecipato al Mondiale appena concluso solo da spettatore. La sua Svezia, senza di lui, è riuscita ad arrivare fino ai quarti di finale, prima di essere eliminata dall'Inghilterra. Proprio la sfida con la Nazionale dei Tre Leoni è stata oggetto di sfida con il suo amico David Beckham che, per l'occasione, ha lanciato una scommessa all'attaccante classe '81. Scommessa persa da quest'ultimo. Ibra, dopo il ko degli svedesi, non si è tirato indietro e attraverso un'intervista alla BBC ha confermato che pagherà pegno: in occasione della prossima partita degli uomini di Southgate si recherà allo stadio a Wembley con la maglia dell'Inghilterra e mangerà fish and chips. "Dammi solo il tempo di respirare e di rinfrescarmi dopo aver perso - ha dichiarato la punta dei Los Angeles Galaxy -. Ma va bene, non vedo l'ora che arrivi la partita". Avesse vinto la selezione scandinava lo Spice Boy avrebbe comprato dall'Ikea qualunque oggetto desiderato da Ibrahimovic. Il centravanti si è poi soffermato ad analizzare le prestazioni di uno dei suoi ex compagni al Manchester United, Pogba, tra gli assoluti protagonisti della vittoria della Francia, compresa la finale contro la Croazia dove ha messo a segno la rete del momentaneo 3-1. "Penso che ci siano dei giocatori che sono al di sopra delle stelle - ha aggiunto -. Lui al momento non si trova ancora lì, ma è un giocatore fantastico e potrà arrivarci tranquillamente. Può crescere ulteriormente, fare di più, ma è ancora giovane. Nonostante questo, ha già vinto probabilmente molto di più rispetto a chi lo critica. Non dobbiamo dimenticare che Paul ha giocato in una finale di Champions League con la Juve, una finale dell'Europeo con i Bleus, ha appena vinto la Coppa del Mondo, l'Europa League, ha conquistato molti titoli in Italia e un'altra coppa con lo United. Cosa si può volere di più?".
"Pensavo di non riuscire più a giocare"
Ibrahimovic è poi tornato sull'infortunio al legamento del ginocchio rimediato ad aprile dello scorso anno e che lo ha costretto a fermarsi per lunghi mesi: "Ogni volta che indosso i miei scarpini da calcio mi godo il momento, perché dopo il brutto infortunio che ho avuto non c'erano molte speranze di poter tornare a giocare di nuovo - ha affermato lo svedese che è rimasto senza contratto a giugno 2017 prima di rinnovare con lo United ad agosto -. La questione non era avere un contratto e guadadagnare dei soldi. Anzi, tutto il contrario. Non volevo lo stipendio, potevano tenerselo. Sentivo che la mia testa era pronta, ma il mio ginocchio no. Quando ho recuperato mi sono accorto che non ero lo stesso. Prima dell'infortunio avevano uno Zlatan, dopo un altro. Sono stato chiamato in causa in molte partite, ma alla fine ho detto all'allenatore «Ascoltami, io non sono pronto e non voglio deluderti perché ho rispetto per te e per i miei compagni. Scegli qualcuno che potrebbe svolgere il mio ruolo meglio di me». Così mi sono alzato e sono andato via". Arrivato ai Galaxy, Ibra ha subito lasciato il segno al debutto, entrando a fine partita e segnando una doppietta decisiva per la rimonta, con un gol da favola da circa 30 metri: "Quando ho tirato sapevo che sarebbe entrata - ha spiegato -. Lo stadio è impazzito. Mi sono sentito di nuovo vivo dopo tanto tempo. Stavo facendo ciò che amo e a modo mio, come ho sempre fatto nella mia carriera. Non potrei descrivere il momento: 8 mesi di sacrificio ripagati in quei 20 minuti, ne è valsa la pena". Ora negli Stati Uniti l'ha raggiunto un altro ex compagno di squadra, Rooney: "Si troverà perfettamente - ha concluso -. Ha ancora molto da dare e questo è il campionato adatto a lui, come lo è per me. Dovrà continuare a fare quello che ha sempre fatto e per cui è diventato bravo".