Da quando ha smesso con il calcio che "non era più il mio mondo, stavo cominciando ad odiarlo dopo averlo tanto amato", Dani Osvaldo si è dedicato alla musica a tempo pieno. E nel 2019, con la sua Band - i Barrio Vejo - suonerà in tour in Italia e in Europa
OSVALDO ROCK: "LA GENTE PENSA CHE IO SIA PAZZO"
OSVALDO: "IN CAMPO ERO IL MIGLIORE, MA COMINCIAVO AD ODIARE IL CALCIO"
Aveva smesso con il calcio a soli 30 anni, nel 2016, perché "dopo averlo amato tanto, non era più il mio mondo: ero arrivato ad odiarlo". Per Pablo Daniel Osvaldo, adesso, c’è solo la musica. Il rock, la sua grande passione. Che lo ha portato a fondare una band, i Barrio Vejo, e a fare il cantante a tempo pieno. Già un singolo ("Desorden") e due album all’attivo, uno pubblicato ("Liberación"), l’altro in uscita; e una passione che lo porterà in giro per l’Europa in tour. Europa e, ovviamente, Italia: perché Dani non poteva mancare nel paese che più di tutti lo ha visto protagonista in campo con le maglie – tra le altre – di Roma, Juventus, Inter, Fiorentina, Lecce. Adesso però niente più scarpini e gol, ma solo un palco, microfono e chitarra: Osvaldo tornerà anche a Roma il 19 gennaio 2019, suonerà alla Locanda Blues. Prima Paganica (5 gennaio), Olbia (10 gennaio), Sassari (11 gennaio), Imola (16 gennaio) e infine Pisa (2 febbraio). I Barrio Vejo si esibiranno anche in Germania, Austria e Belgio.
"Di certo non ero come Ronaldo: lui dopo gli allenamenti fa palestra, io..."
"Di certo non ero come Ronaldo, che dopo gli allenamenti torna a casa e fa palestra: mi bastava il talento. In campo ero il migliore, ma al 90’ per me finiva tutto. Questo però non vuol dire nulla: avevo semplicemente altri interessi, la sera uscivo e questo lo pagai". La storia d'amore di Osvaldo con il calcio è sempre stata complessa: l'ex attaccante aveva rivelato i motivi che lo avevano portato a smettere in un'intervista di qualche mese fa: "La gente non lo capisce e mi guardano come se fossi pazzo. Mi dicono: avevi tutto, hai giocato nelle migliori squadre del mondo e hai deciso di smettere? Sei matto. La gente non capisce, ma è questa la mia passione." Una passione che lo rende felice: "Oggi ho una vita diversa e sono felice così. Da calciatore era una routine militare, ad esempio io amo tanto fumare, ma mi sentivo sorvegliato". Niente più pressione, adesso: la pressione non esiste, per le rockstar.