L’anno scorso "ho dovuto saltare la preparazione per lavorare al chiosco dei genitori". Oggi segna con il Cesena: è la storia del 19enne Casadei, in gol anche ad Isernia. "Ma il calciatore della famiglia è mio fratello Cesare (classe 2003) che gioca nell'Inter". Stasera al Manuzzi c’è il derby con la Savignanese. Ettore sogna già il boato della Curva Mare
A settembre non era andata benissimo. La prima partita ufficiale del nuovo Cesena fu una sconfitta. Secondo turno di Coppa Italia: Savignanese-Cesena 2-0. I bianconeri ci riprovano stasera, nel turno infrasettimanale – il penultimo del girone d’andata- che porta al Manuzzi la squadra di Savignano per l’ultimo derby del 2018. Settimo posto in classifica per la squadra dell’ex Direttore Sportivo del Cesena Totò De Falco e del cittadino onorario Oscar Farneti, allenatore dei gialloblù dal 2005, non per niente lo chiamano il Ferguson della Romagna. Pochi gol fatti per la Savignanese (10), ma una delle miglior difese del campionato con 8 gol subiti (meglio solo Cesena e Recanatese con 5 reti incassate in 11 giornate). Ma prima di pensare a questa sera i bianconeri ci raccontano la partita di Isernia, una vittoria – la terza consecutiva in trasferta- che porta (anche) la firma del giovane Ettore Casadei, alla prima da titolare. Classe 1999, il baby attaccante, già in rete a Jesi, non ha fatto rimpiangere Ricciardo. “De Feudis non sbaglia un colpo – spiega Casadei- e mi ha regalato un cross perfetto”. C’è anche il tempo di scherzare nello spogliatoio bianconero con Alessandro (suo il secondo gol a Isernia, su rigore “ho chiuso gli occhi ed ho tirato centrale”) che rimprovera così il giovane bomber “Vogliamo parlare dello stop che hai fatto con le Timberland? Mannaggia a me e a quando te la passo”. Scherzi, ironia e tre punti.
Ettore Casadei, 19 anni da Cervia, attaccante, faccia da bravo ragazzo e tanta sincerità: “Noi Under siamo agevolati perché nei Dilettanti, per regolamento, ne devono giocare sempre quattro: non potrà mai succedere che ci siano undici vecchi in campo!” Nella famiglia Casadei c’è solo calcio&piadina. “Ho due fratelli, Cesare (classe 2003, approdato a Milano da svincolato in seguito al fallimento del Cesena, ndr) è all’Inter da agosto: è lui il giocatore della famiglia”. Perchè per colpa della pìda …”L’anno scorso (con il Romagna Centro, 25 presenze, 9 gol) ho dovuto saltare tutta la preparazione per aiutare i miei genitori che hanno un chiosco a Milano Marittima”. Poi ringrazia Biondini, la persona a cui si ispira. “Per me lui è un idolo, ho tanto da imparare da lui: ti fa capire che per giocare a calcio, oltre ai piedi buoni ci vuole anche altro”. E il sogno, neppure tanto irrealizzabile: “Quando il Cesena segna al Manuzzi c’è un boato, la gente impazzisce. Mi piacerebbe fossi io a provocare il prossimo boato”.