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Italia, Quagliarella: "Credevo mi chiamassero per lo staff. Segreto? Il lavoro"

Calcio

L'attaccante della Sampdoria al ritorno in Nazionale: "Che soddisfazione ritrovare l'Italia a 36 anni. Il lavoro paga sempre e la serietà nel farlo è il mio segreto. Il record di Batistuta? È stato fantastico eguagliarlo, ho provato a batterlo ma con il Napoli non era facile. Nazionale? Mancini guarda tutti, ora lavorerò con tanti giovani e mi piacciono particolarmente Zaniolo e Chiesa"

MANCINI: "ZANIOLO PUÒ ESSERE TITOLARE"

I CONVOCATI DI MANCINI

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È l'uomo del momento in Serie A, l'attaccante capace di segnare in ben 11 partite consecutive. Oltre ad eguagliare il record di Batistuta, Fabio Quagliarella è riuscito a riconquistare la Nazionale a 36 anni. Un'emozione particolare per il capitano della Sampdoria: "Il mio segreto è sempre stato lavorare con serietà, questo alla lunga paga – ha dichiarato in conferenza stampa – Essere convocato a 36 anni è motivo di grande soddisfazione, significa che Mancini osserva tutti e premia chi merita. Quando mi hanno informato della chiamata ho chiesto: ma mi vogliono nello staff? Battute a parte, stare in mezzo a tanti giovani da' energie. Oggi mi ritrovo a quest'età a giocare con tanti giovani che faranno bene in futuro. L'importante è allenarsi e riposarsi bene, avere un'alimentazione sana. Alla Samp poi sono ringiovanito anche per la posizione in campo, gioco più vicino alla porta. Come idoli avevo Montella e Sheva, ma sono cresciuto con le cassette di Maradona. Il record di Batistuta? Una grande gioia, era impensabile e ringrazio i miei compagni. La settimana scorsa è stata intensa, ho provato a isolarmi dai complimenti. A Napoli ci pensavo al gol ma ero sereno, avevamo davanti una grande squadra e va bene così".

"Mi piacciono molto Zaniolo e Chiesa"

Sulla Nazionale aggiunge: "L'Italia è molto propositiva. Gioca, crea, prova subito a recuperare palla. A prescindere dal girone, siamo l'Italia e dobbiamo tornare a essere quel che siamo sempre stati. Mancini è un simbolo della Samp, per me è un onore essere allenato da lui. L'affetto della gente lo percepisco e spero di ripagare tutti. I giovani? Mi piacciono molto Chiesa e Zaniolo, ma ce ne sono tanti che il Ct non si lascerà scappare".