Mondiali femminili, Giuliani: "Giochiamo a mente libera e continuiamo a sognare"

Calcio

Le parole del portiere delle Azzurre in vista della sfida degli ottavi di finale dei Mondiali contro la Cina: "Giochiamo a mente libera e questa cosa ci aiuta, dobbiamo continuare a sognare. La nostra difesa è la migliore del torneo"

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Nella straordinaria spedizione dell’Italia ai Mondiali femminili di Francia Laura Giuliani è stata senza dubbio tra le migliori. Dopo il calcio di rigore neutralizzato a Kerr – poi trasformato comunque in una rete non influente ai fini del risultato - nella gara di esordio contro l’Australia, il portiere delle Azzurre ha sempre dato sicurezza a un reparto che nella fase a gironi ha dimostrato grande solidità. La stessa che servirà nella prossima sfida, la prima a eliminazione diretta per le ragazze del CT Bertolini nella manifestazione. La Cina l’avversaria da superare negli ottavi di finale, per un’Italia vuole continuare a sognare. A confermarlo è stata la stessa Giuliani, che in conferenza stampa ha parlato del cammino della Nazionale: "Siamo arrivate fin qui e dobbiamo continuare a sognare – ha detto il portiere -, giochiamo a mente libera e questa cosa ci aiuta".

Difesa insuperabile

Giuliani ha poi elogiato le compagne di reparto, giudicando quella azzurra come la migliore difesa del Mondiale: "Tra i segreti della nostra difesa c’è senza dubbio l’organizzazione – ha proseguito -, fin qui abbiamo lavorato tanto soprattutto sotto il punto di vista tattico e i risultati si sono visti in campo. Inoltre c’è grande comunicazione e sintonia tra noi: tutte le calciatrici della nostra difesa giocano in squadre diverse ma nonostante questo abbiamo grande sintonia, non è una cosa scontata. A livello individuale abbiamo i migliori difensori del Mondiale e sono certa che continueremo su questa strada. Fin qui abbiamo peso solo due gol da calci piazzati e in queste situazioni la difesa non può farci nulla". Chiusura sui calci di rigore e sulle discussioni circa l’opportunità di cambiare la misura delle porte: "In carriera ho parato qualche rigore importante, ma non mi definisco una pararigori. Le nuove regole col VAR? La necessità di avere sempre un piede sulla riga condiziona, il VAR non perdona. Per quanto riguarda la misura delle porte, invece, per me va bene così. Non siamo alte come i maschi e chiaramente non abbiamo la stessa fisicità – ha concluso -, ma possiamo compensare con il senso della posizione".