In Evidenza
Tutte le sezioni
Altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Serie A, Europa e coronavirus: perché oltre il 30 giugno non si può andare

Calcio

Luca Marchetti

©Ansa

Come incastrare gli impegni dei club sia in Europa, sia nei campionati quando l'emergenza sanitaria sarà finita? Ecco perché sarebbe importante finire la stagione entro il 30 giugno

CORONAVIRUS, GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA

Condividi:

Ora è necessario capire quando finirà emergenza. Per poi capire come riuscire a incastrare gli impegni dei club, sia in Europa che nei campionati. Con una certezza (o quasi) in più: oltre il 30 giugno non si può andareSpostare infatti la data di fine della stagione sarebbe un’impresa titanica, ai limiti dell’impossibile. In momenti di emergenza magari si trova anche il modo, ma gli ostacoli economici e burocratici collegati ad aree interconnesse fra loro sono talmente ampi che il 30 giugno rischia di essere uno spartiacque. Fisso.

 

Il 30 giugno si chiudono i bilanci per la maggior parte delle squadre. Ai bilanci del 30 giugno (su cui ci sarà peraltro una conseguenza economicamente rilevante dello stop) è legata tutta la contabilità del club e quindi anche tutti i parametri del FFP, che devono essere rispettati per l’accesso alle competizioni europee. Ma al 30 giugno sono vincolati anche tutti i contratti dei tesserati: andare oltre (e quindi “sforare” nella stagione successiva) comporterebbe una serie di deroghe sindacali non banali. Per non parlare poi degli aspetti legati al mercato e dei paradossi che si potrebbero creare: tutti i contratti di prestito, di riscatti, di riacquisti e di clausole, sono legate al 30 giugno. E questo per quanto riguarda il calcio giocato e aspetti burocratici.

 

Ci sono poi tutti gli aspetti amministrativi: ci sono le assicurazioni a tutti i professionisti che dovrebbero essere ridiscusse (anche probabilmente a livello economico), ci sono i contratti di affitto per le strutture sportive, le licenze degli stadi, ci sono gli sponsor di ogni ordine e tipo, soprattutto quelli in scadenza. Tutto questo ha come riferimento il 30 giugno. Ecco perché entro il 30 giugno sarebbe importante concludere la stagione, non dover andare oltre. E non sapendo quando veramente si potrà riprendere, bisognerà studiare delle strade alternative.