Agnelli: "Il coronavirus è una minaccia esistenziale per i nostri club"

LA LETTERA

La lettera del presidente della Juventus e della European Club Association: "Sarà richiesto uno sforzo senza precedenti. Priorità alla salute pubblica, ma dobbiamo trovare il modo di salvare il calcio e il suo business"

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Il calcio si ferma. Così come gli abitanti del globo: costretti a evitare contatti sociali per frenare il contagio da coronavirus. Con un'accorata lettera ai membri, il presidente dell'associazione dei club europei (ECA) Andrea Agnelli non nasconde la drammaticità del momento e fa il punto della situazione per i club calcistici fissando due obiettivi di medio periodo: tornare a giocare il prima possibile, nel rispetto della salute pubblica, e trovare delle contromisure efficaci per difendere le finanze dei club.

La lettera integrale

Cari amici, cari membri della ECA,

I miei pensieri sono con voi per questa sfida senza precedenti. Tutte le nostre vite sono state stravolte in un modo che nessuno di noi avrebbe mai potuto immaginare. Siamo tutti preoccupati per i nostri cari e per mantenere una vita di relativa normalità. La nostra priorità numero uno è la sicurezza, proteggendo le nostre famiglie a supporto delle nostre comunità.

Come dirigenti del calcio siamo tutti responsabili del benessere e della sostenibilità dei club che abbiamo in gestione, chiamati ad affrontare una vera minaccia esistenziale. Dato che il calcio è ormai fermo, lo sono anche i nostri
flussi di entrate da cui dipendiamo per pagare i nostri giocatori, il personale e altri costi operativi. Nessuno è immune e il tempismo è essenziale. Trovare una soluzione alle nostre preoccupazioni è la sfida più grande che il nostro sport ha mai affrontato.

Gli sforzi e l'attenzione di tutte le parti interessate mirano a un chiaro obiettivo per alleviare il nostro settore dal danno che Covid-19 ci sta provocando, mentre facciamo tutto il possibile per proteggere una società in pericolo. La ECA ha due obiettivi chiari nel lavoro che stiamo svolgendo: (1) definire strategie realistiche per riprendere a giocare a calcio a livello nazionale ed europeo nel rispetto della salute pubblica e dei giocatori in primo luogo (2) definire i sistemi per aiutare a gestire le finanze dei club in questo momento di crisi socioeconomica.

Sono già state prese alcune decisioni importanti, come il rinvio di Euro 2020 e delle finali delle competizioni UEFA per club in corso. Ma questo era solo l'inizio. Ci stiamo impegnando continuamente con i portatori d'interesse per definire le risposte più appropriate. A livello UEFA, l'attenzione è focalizzata sul factoring delle sfide sanitarie, economiche e finanziarie che i club dovranno affrontare nella definizione di un nuovo possibile modello per il calendario. Le discussioni  su quale debba essere l'approccio alla licenza UEFA e al quadro FFP alla luce dell'attuale crisi sono molto attive. A livello FIFA, il lavoro è incentrato sulle questioni dei giocatori con specifica considerazione su come possano essere realizzati adattamenti al Regolamento sullo status e sul trasferimento dei giocatori (RSTP), tenendo conto dell'impatto di queste circostanze straordinarie. Si stanno inoltre svolgendo discussioni con FIFPro e leghe europee, per incoraggiare i partners nazionali a valutare le soluzioni per soddisfare le realtà dei singoli campionati.

L'amministrazione ECA sta inoltre lavorando duramente sulle linee di comunicazione a flusso rapido per garantirvi quante più informazioni possibili.

Cari membri, affrontare le sfide di questa portata richiederà uno sforzo senza precedenti. Vi assicuriamo che a tutti i livelli, siano essi politici, tecnici o amministrativi, la ECA sta concentrando tutte le sue risorse per trovare le risposte adatte a proteggere i club e il calcio.

Insieme, attraverso i valori che definiscono il nostro sport tra cui solidarietà, rispetto e unità, incanaliamo i nostri sforzi per assicurare la duratura ripresa del calcio e un nuovo benessere sostenibile.

State al sicuro e prendetevi cura dei vostri cari.

Con amicizia, affetto, determinazione e solidarietà,

Andrea Agnelli