Austria, il Lask Linz penalizzato di 6 punti: "Allenamenti di gruppo senza permesso"

Calcio
Foto Twitter @LASK_Official

Primo nella Bundesliga austriaca al momento dello stop, il Lask Linz si ritrova secondo in classifica alla ripresa del campionato: il club, infatti, è stato penalizzato di 6 punti per aver svolto allenamenti di gruppo senza autorizzazione. La società si difende: "Spionaggio industriale"

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Da capolista al momento dello stop del campionato causa Coronavirus a inseguitrice al momento del ritorno in campo previsto per il prossimo 2 giugno, tutto questo ovviamente senza essere mai sceso in campo. È questo il curioso e singolare caso del Lask Linz, squadra austriaca penalizzata di 6 punti in classifica per aver violato le regole di distanziamento sociale in vigore in Austria per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. La colpa? Quella di aver organizzato,  ben due settimane prima dell’autorizzazione governativa, allenamenti di gruppo e partitelle, anziché sedute di lavoro individuali. Il Lask Linz, inoltre, è stato punito con una multa di 75.000 euro. Ma a preoccupare maggiormente il club austriaco è la classifica, che al momento del ritorno in campo vedrà il Lask Linz secondo con 21 punti, tre in meno rispetto al Salisburgo: la squadra allenata da Valerien Ismael avrà 10 giornate per provare a riguadagnarsi il primato ormai definitivamente abbandonato.

Il Lask fa ricorso e parla di "spionaggio industriale"

Inizialmente i punti detratti al Lask Linz erano 12, ma poi la penalità è stata ridotta per via del particolare format della Bundesliga, che prevede il dimezzamento dei punti in classifica al termine stagione regolare (che il Lask aveva chiuso al comando con 54 punti) e la prosecuzione del torneo con le squadre divise in due gruppi, poule scudetto e girone playout. A comunicarlo alla Federazione i comportamenti scorretti tenuti dal Lask durante gli allenamenti sarebbero stati gli altri club, tanto che la formazione austrica – che ha già presentato ricorso contro la penalizzazione ricevuta – ha parlato di "spionaggio industriale", con tanto di foto (in basso) pubblicata sul proprio sito web nella quale vengono immortalate due persone entrare senza autorizzazione all’interno della Raiffeisen-Arena.

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