Kaiserslautern, 120 anni di storia in bilico: l'istanza di fallimento si avvicina
germaniaIl club quattro volte campione di Germania, oggi in terza divisione, rischia di vivere il momento più nero in 120 anni di storia: creditori pronti ad avanzare istanza di fallimento a causa di un debito complessivo da 20 milioni di euro
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Il 15 giugno 2020 rischia di essere il giorno più nero nei 120 anni di storia del Kaiserslautern. Come riportato in Germania da Kicker e Bild, infatti, i creditori sono pronti a depositare l'istanza di fallimento per il club quattro volte campione della Bundesliga e oggi sprofondato in terza divisione. Già penalizzato di nove punti nella stagione in corso (penalità poi revocata per l'emergenza coronavirus) il Kaiserslautern rischia di doversi arrendere definitivamente alla crisi. Alla base della possibilità di dover fare i conti con il fallimento c'è un debito di oltre 20 milioni di euro nei confronti dei creditori.
Dalla retrocessione all'ombra del fallimento: discesa Kaiserslautern
Il club ha provato a mediare, trattando con i creditori per saldare entro un anno il dovuto ed evitare l'ombra del fallimento: una possibilità che non è diventata concreta perché i grandi creditori Quattrex Sports AG (che attende circa 9 milioni), Flavio Becca (2,6 milioni) e gli esperti di marketing di Lagardere (2 milioni) non hanno dato l'ok alla dilazione, possibile solo se almeno il 51 per cento dei titolari del capitale di debito sono d'accordo con l'operazione. Così il consiglio di amministrazione del club ha iniziato anche a valutare la soluzione più drastica: affrontare l'istanza di fallimento. Fine di anni di gestione finanziaria poco redditizia, unita a risultati negativi in serie sul campo: dalla retrocessione in Bundesliga 2 nel 2012 fino al crollo in terza divisione nel 2018. Il club quattro volte campione di Germania rischia così di alzare bandiera bianca a causa dei debiti. Ventidue anni fa, nel 1998, il Kaiserslautern era invece diventata la prima squadra neopromossa in Bundesliga a vincere il campionato: in panchina c'era Otto Rehhagel, in campo guidavano Olaf Marschall, Andreas Brehme e Ciriaco Sforza.