Star Wars sugli spalti, api fastidiose e maledizioni dal dischetto. Il sabato di Bundesliga tra fun facts e nuovi record
Dentro e fuori dal campo, il sabato di Bundesliga ha mostrato di avere tanto da raccontare. Il Borussia Dortmund scongiura in extremis la festa anticipata del Bayern, è il solito campionato on the road (anche nella 31^ giornata 5 vittorie esterne su 6 gare giocate fin qui) e segnare un rigore non è mai stato così difficile. Ma partiamo proprio dalla partita della squadra di Favre: se Haaland è stato il man of the match allo scadere, dietro le quinte lo spettacolo è stato tutto da ridere.
Api e battibecchi
Ben prima del calcio d'inizio. Durante il riscaldamento Immanuel Pherai ha avuto più di qualche grattacapo alle prese con un'ape. Il giallonero della maglia del Dortmund questa volta non è corso in aiuto del promettente olandese classe 2001, che si è dovuto fermare con gli esercizi per scacciare l'insetto. Più tardi è stata invece la volta di Witsel, contro un avversario decisamente più della sua taglia: al 60', con una rimessa laterale in favore del Borussia, il centrocampista belga ha spostato con una spintarella l'allenatore del Fortuna Dusseldorf Uwe Rosler, che aveva fatto una leggera ostruzione davanti al pallone fuori dal campo. Qualche occhiataccia tra i due, e tutto si è risolto senza grosse conseguenze. Con Witsel richiamato in panchina da Favre appena un minuto dopo.
Samardzic, sarà per la prossima
A proposito di sostituzioni. Non è stata la giornata più fortunata per Lazar Samardzic, 18enne dell'Hertha Berlino. Con appena due spezzoni di partita alle spalle tra i professionisti, Labbadia decide di gettarlo nella mischia contro l'Eintracht già al 35' dato l'infortunio di Skjelbred e con l'Hertha avanti 1-0 grazie al gol di Piatek. Per Lazar, sembra la prima vera occasione per farsi vedere in Bundesliga. Invece allo scadere del primo tempo i berlinesi rimangono in dieci, in avvio di ripresa arriva il pareggio di Dost e al 55' Samardzic viene già richiamato in panchina. Solo 20' di gioco effettivi, con l'Hertha che comunque perderà 1-4.
Maschere oltre alle mascherine
Sugli spalti deserti, la palma per la miglior 'coreografia' della giornata la vince il Colonia: ko contro l'Union Berlino, nonostante il sostegno stellare dalla curva. Tra i tifosi sagomati infatti, soprattutto maglie e gadget biancorossi, è spuntato perfino un soldato imperiale di Star Wars in posizione di capo ultras. Mentre per i giocatori in panchina fra le tribune, da questa giornata, non c'è più l'obbligo di indossare la mascherina se si mantiene il distanziamento.
Rigori, assist e ammonizioni: quanti record
Continua invece il problema dagli undici metri per tantissimi tiratori di Bundesliga. Oggi a sbagliare un rigore è toccato a Rashica: un errore ininfluente, dato l'1-5 finale del suo Werder Brema. Ma i fatti sembrano dare ragione a Florian Niederlechner, l'attaccante dell'Augsburg che aveva raccontato come lo stadio vuoto fosse un grosso ostacolo per i rigoristi. Senza pubblico si sentono infatti le indicazioni dei compagni di squadra al portiere ed è quindi più difficile calciare. Un problema che invece non si pone dalla bandierina per Christopher Trimmel dell'Union Berlino, oggi all'ottavo assist su calcio piazzato in Bundes: nessuno nei top cinque campionati europei ne ha fatti così tanti. Record anche per Klaus Gjasula: con l'entrataccia di oggi, al 32' di Paderborn-Werder Brema, il centrocampista albanese arriva a quota 17 ammonizioni in campionato. Un unicum nella storia della Bundesliga.
Wolfsburg, questione di VAR
Ha tanto da recriminare il Wolfsburg, che sprecando il doppio vantaggio contro il Friburgo non mette al sicuro il sesto posto che vale l'Europa League. E nessuno meglio dei due attaccanti biancoverdi riassume la partita a due volti della squadra di Glasner: per Wout Weghorst doppietta fino al 18esimo centro stagionale - un'altra annata in doppia cifra dopo quanto fatto vedere in Olanda con Heracles e AZ - per Daniel Ginczek due gol...annullati dalla tecnologia. Il secondo per un tocco di mano, il primo per un precedente fallo da rigore fischiato al Wolfsburg, con il penalty segnato poi proprio da Weghorst.