Shakhtar per il popolo ucraino: convertirà l'Arena Lviv in rifugio per sfollati

L'INIZIATIVA

Lo Shakhtar Donetsk ha annunciato sul proprio sito ufficiale di contribuire all'aiuto per l'accoglienza degli sfollati ucraini presso l'Arena Lviv, lo stadio di Leopoli dove il club ha disputato le sue partite casalinghe dal 2014 al 2016

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Iniziativa benefica dello Shakhtar Donetsk, che con un comunicato ufficiale ha dichiarato di voler aiutare e contribuire alla sistemazione degli sfollati all’interno dell’Arena Lviv, stadio di Leopoli dove la squadra ucraina ha disputato le partite casalinghe dal 2014 al 2016. Lo staff dello Shakhtar ha deciso ieri di unirsi alle operazioni di organizzazione del sistema d’accoglienza, cominciando dei veri e propri lavori all’interno della struttura sportiva, ma anche sviluppando un piano d’azione che funzioni per i prossimi giorni. Inoltre, come comunicato nel sito ufficiale del club, lo Shakhtar insieme a DTEK (azienda ucraina nel settore energetico) ha già provveduto ad acquistare una serie di materiali utili al corretto funzionamento del centro, tra i quali coperte, cuscini, materassi e altri beni di prima necessità.

L'Arena Lviv è stato lo stadio dello Shakhtar dal 2014 al 2016

Lo Shakhtar Donetsk non gioca una partita ufficiale nel proprio stadio (la 'Donbass Arena') dal 2014, anno dell'inizio della 'Crisi Ucraina' dopo l'occupazione militare russa della Crimea. La regione del Donbass (di cui squadra arancioverde è espressione), infatti, è una di quelle zone in cui è presente una forte frangia separatista e filo-russa che ha avviato una lotta per ottenere l'indipendenza proprio dal 2014. In quelle regioni, da quell'anno, è in atto un conflitto che ha portato lo Shakhtar Donetsk a giocare le proprie partite all'Arena Lviv fino al 2016, quando il club decise di spostarsi prima a Kharkiv (fino al 2020) e poi allo Stadio Olimpico di Kiev, dove ha giocato fino allo scoppio del conflitto a febbraio 2022. 

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