#CESENASTORIES, 52^ puntata. Biondini: "Uniti fino alla fine"

Calcio

Un pareggio e una sconfitta. La paura di vincere. Un momento di difficoltà che Biondini spiega così: "Sentire vicino il traguardo ha creato qualche pensiero, una piccola zavorra di cui dobbiamo subito liberarci e tornare a giocare con la leggerezza di prima"

#CESENASTORIES, 51^ PUNTATA

#CESENASTORIES, 50^ PUNTATA

Doveva essere la partita del riscatto, dopo il pari nel derby con la Savignanese. Invece la partita con il Pineto (due vittorie su due contro il Cesena) si è trasformata in un incubo. Quinta sconfitta della stagione, la seconda in casa.

La giornata no dei bianconeri era iniziata a fine primo tempo con Tomassini su calcio di rigore, poi il raddoppio a inizio ripresa con Camplone. Alessandro -quindicesimo gol in campionato- prova anche a riaprire i giochi, ma non basta.

Di buono c’è che il Santarcangelo ha fermato il Matelica a casa sua e che al Cesena rimangono ancora 4 punti di vantaggio.

 “E’ un momento un po’ più complicato di quello che pensavamo potesse essere -ammette il presidente del Cesena, Corrado Augusto Patrignani-  è difficile, ma lo abbiamo sempre saputo. A luglio avremmo firmato per essere in questa posizione, in questo momento. La squadra è forte ed uniti risorgeremo, come recita lo striscione della Curva Mare”.

Poi a metterci la faccia è Biondini, che del Cesena è giocatore e tifoso. “In questo percorso abbiamo superato mille difficoltà: questa è l’ennesima, ma rimanendo uniti sicuramente sarà più facile raggiungere l’obiettivo. La squadra sta bene, abbiamo sempre corso tanto, spesso capita di vedere gli avversari con i crampi, noi invece nei finali di partita riusciamo sempre a spingere molto”.

Le gambe stanno bene e la testa? Sentire vicino il traguardo, probabilmente, ha creato qualche pensiero, una piccola zavorra di cui dobbiamo subito liberarci e ritornare a giocare con la leggerezza che avevamo prima".

Lo spogliatoio è unito e la squadra è con il mister. "Angelini è stato fondamentale nel nostro percorso, siamo una squadra che dall’inizio è migliorata tantissimo. A noi è stato chiesto di vincere sempre e comunque e non si poteva dedicare troppo tempo al bel gioco e ad altro, ma abbiamo un ruolino di marcia invidiabile e questo è sicuramente anche grazie ad Angelini. Da quando siamo partiti sapevamo di che morte dovevamo morire. Dobbiamo solo continuare a lavorare e a mettercela tutta”.