Va alla squadra di Hutter il recupero della 24^ giornata di Bundesliga. L’Eintracht espugna il Weser Stadion grazie ad André Silva e a Ilsanker (gol lampo e doppietta). Il Werder resta penultimo in campionato. Per la formazione di Francoforte un deciso balzo verso posizioni di classifica tranquille
WERDER BREMA-EINTRACHT 0-3 (Highlights)
61' A. Silva, 81' e 90' Ilsanker
WERDER BREMA (3-4-3): Pavlenka; Veljkovic, Vogt (83' Woltemade), Moisander; Gebre Selassie, M. Eggestein, Klaassen, Friedl (76' Bittencourt); Bartels (61' Raschica), Selke (61' Sargent), Osako (76' Augustinsson). All. Kohfeldt
EINTRACHT FRANCOFORTE (3-4-2-1): Trapp; Abraham, Hasebe, Hinteregger; Kohr, Rode (81' Ilsanker), Kostic, Toure; Kamada (76' Sow), Gacinovic (88' De Guzman)Silva (76' Dost). All. Hütter
Ammoniti: Bartels (W), Hinteregger (E), Veljkovic (W)
Doveva essere la gara della definitiva svolta per il Werder. Una vittoria avrebbe dato grandi speranze di salvezza. Per l'Eintracht espugnare il Weser Stadion avrebbe significato, invece, dare un calcio definitivo alle posizioni pericolose della classifica. Insomma più o meno una sfida salvezza in cui entrambe si giocavano molto. La qualità dell'Eintracht ha fatto, però, la differenza, il Werder si è dimostrato ancora disastroso in difesa sulle palle alte. Ne hanno approfittato André Silva, e Ilsanker (autore di un gol lampo e del raddoppio).
Il primo tempo è stato carico di agonismo e con ritmi elevati da entrambe le parti. Lo dimostra il cartellino giallo collezionato da Bartels dopo soli 3'. Le squadre si sono date battaglia sopratttutto a centrocampo, grazie alla compattezza dei reparti. Le occasioni sono arrivate non appena una delle due ha provato ad allungarsi. Entrambe hanno manovrato discretamente bene anche se di occasioni nitide non ce ne sono state. Il Werder si è reso pericoloso con due conclusioni: una di Osako e l’altra di Selke entrambe egregiamente disinnescate da un presente Trapp. D’altro canto l’Eintracht ha fatto valere la grande qualità del suo trequarti Gacinovic che insieme a Kohr e Kostic hanno creato un paio di situazioni pericolose ma sono stati imprecisi. André Silva? L'ex milanista si è mosso discretamente bene ma soprattutto al servizio della squadra che ha faticato a servirlo nel pressi della porta di Pavlenka. I primi 45' dunque sono filati via sul filo dell'equilibrio.
L'inizio del secondo tempo ha presentato la stessa trama: paura di sbilanciarsi e, dunque, grande attenzione difensiva. Che l'equilibrio lo avesse potuto rompere solo una giocata del singolo era evidente. E’ ciò che è accaduto quando Kostic ha preso l’iniziativa sulla sinistra e ha pennellato un pallone perfetto per la testa di André Silva che ha girato in rete da pochi passi. Il gol ha dato vigore all’Eintracht e ha un po’ avvilito l’umore del Werder. Gacinovic ha sfiorato il raddoppio e Kohfeldt nonostante gli ingressi di Raschica e Sargent non ha ottenuto molto dai nuovi innesti. Chi ha indovinato il cambio, invece, è stato Hutter: dentro Ilsanker che ha avuto appena il tempo di posizionarsi all’interno dell’area di rigore prima di battere Pavlenka di testa al primo pallone toccato. Il 2-0 dell’Eintracht ha definitivamente sgretolato qualsiasi velleità del Werder. Il terzo gol ancora di Ilsanker di testa ha testimoniato la carenza difensiva dei padroni di casa su calci piazzati. La squadra di Kohfeldt perde per la prima volta dopo 3 gare e 7 punti collezionati. Per l'Eintracht un successo che allontana la squadra da posizioni pericolose di classifica