Rangnick, risoluzione con Red Bull: "È il momento giusto, è stato un onore e un orgoglio"
BundesligaIl manager tedesco, che negli scorsi mesi stava per approdare al Milan, ha risolto il contratto con Red Bull. "È il momento giusto per chiudere, mi è stata data l’opportunità di costruire qualcosa di unico in un’organizzazione eccellente"
Ralf Rangnick ha lasciato il gruppo Red Bull, dov’era responsabile dello sviluppo dell’area calcistica. Il dirigente tedesco ha spiegato le sue motivazioni a Sky Sport DE: "Questo è il momento giusto per me per concludere il mio rapporto col gruppo Red Bull. Vorrei ringraziare tutti i dipendenti e soprattutto Dietrich Mateschitz (co-fondatore di Red Bull, ndr) per il sostegno e la fiducia. Mi è stata data l'opportunità di fare qualcosa qui negli anni, per costruire qualcosa di unico. La Red Bull è un'organizzazione di successo, di eccellente livello in tutto il mondo. È stato un grande onore e un orgoglio aver contribuito a tutto questo. Auguro alla Red Bull i migliori successi per il futuro". Il contratto di Rangnick sarebbe scaduto nel giugno 2021 ma ha chiesto e ottenuto la risoluzione.
Né Milan, né Red Bull. E ora?
Verso la fine del 2019, Ralf Rangnick è stato individuato dalla proprietà del Milan come la figura giusta per rilanciare il club. C’è stato anche un incontro, in cui sono stati delineati ruoli e strategie per il futuro. Tuttavia, una serie di ostacoli – tra cui un indennizzo da versare per liberare Rangnick – e i risultati ottimi ottenuti alla ripresa del campionato dalla squadra, hanno convinto la società a rinnovare la fiducia a Pioli per il futuro e ad evitare l’ingaggio del manager tedesco. Che però ha deciso ugualmente di lasciare il gruppo Red Bull per rimettersi in gioco. Dove lo scopriremo nelle prossime settimane...