
Filosofie contro. La difesa serrata e le ripartenze delle squadre di Mourinho contro il tiqui-taca con possessi palla oltre l'80% di Guardiola. Chi vince? Per ora siamo 2-2 (Champions vinte...)

"Vinca il migliore", "Speriamo di no!". Una battuta che riassume il pensiero tattico di Nereo Rocco, "inventore" del catenaccio in Italia, sulla panchina della Triestina. Con lui il Milan vinse la sua prima Coppa dei Campioni nel '63 e una seconda nel '69

L'Inter di Herrera aggiunse al libero anche un mediano in marcatura sul "10" avversario: una volta recuperato il pallone l'obiettivo era saltare il centrocampo avversario e lanciare subito le punte. Tattica che portò due Coppe Campioni consecutive

Dopo gli anni '70 il "catenaccio" venne ridimensionato, ma il gioco all'italiana continuò ad essere caratterizzato dall'attenzione alla fase difensiva. Trapattoni vinse così la prima Coppa Campioni della Juve e lo scudetto dei record con l'Inter

Negli anni '80 il "Barone" Liedholm introdusse in Italia il gioco a zona. Una vera e propria rivoluzione che, sebbene non portò risultati a livello europeo, permise soprattutto alla Roma di conquistare uno scudetto e tre Coppe Italia

La fine del catenaccio in Italia si deve all'approdo di Arrigo Sacchi sulla panchina del Milan. Il cambio radicale portò comunque risultati immediati: 2 Coppe Campioni, 2 Intercontinentali e 2 Supercoppe europee

Le origini del tiqui-taca catalano si devono al gioco dell'Olanda di Johan Cruijff, poi trasferitosi proprio a Barcellona prima da calciatore e poi da allenatore. Sulla panchina dei blaugrana l'interprete del calcio totale vincerà una Coppa Campioni

Vicente Del Bosque è l'unico allenatore ad essersi laureato campione d'Europa e del Mondo sia a livello di club (con il Real Madrid) che a livello di nazionale con la sua Spagna mettendo in mostra un calcio offensivo e spettacolare

Il Chelsea di Di Matteo rientra tra le squadre difensiviste più per necessità che per filosofia di squadra vera e propria. La Champions 2012 conquistata ai rigori contro il Bayern Monaco cancella comunque i dubbi sul valore della tattica

Fabio Capello inizia la carriera da allenatore subentrando a Liedholm sulla panchina del Milan. "Catenaccio russo" , ora che è alla guida della Nazionale, è diventato un complimento

Anche le squadre di Lippi si possono collocare a metà tra il catenaccio e il bel gioco. Difendere bene non è sinonimo di catenaccio e la conquista del Mondiale 2006 segnando 12 reti a fronte di solamente 2 subite depone a favore del tecnico di Viareggio

Ancelotti ha parlato di catenaccio ancora pochi giorni fa: il suo Real bada molto alla fase difensiva, ai tempi del PSG si poteva quasi permettere di pensare solo all'attacco, il suo Milan di Champions non brillava per il gioco. Il segreto è adattarsi