LA FOTOGALLERY. A vent'anni dall'ultimo successo, il club bianconero ha messo nelle mani di Allegri una fuoriserie che ha l'obbligo di provare a conquistare la Champions. Si parte mercoledì con il Siviglia, ma l'obiettivo è la finale di Cardiff. Da Higuain a Buffon, ecco i cardini della campagna europea della squadra campione d'Italia
Parte mercoledì, con la sfida dello Stadium contro il Siviglia, l'assalto della Juventus alla Champions League 2016-17. Il sontuoso mercato estivo ha regalato ad Allegri una squadra completa ed esperta, chiamata a riportare a Torino quella coppa che manca da vent'anni. Ecco gli uomini chiave della campagna europea della Juve
GONZALO HIGUAIN. Problemi di ambientamento, come dimostrano i 3 gol in altrettanti match di campionato, non ce ne sono stati. Il Pipita ha continuato a fare a Torino quello che faceva a Napoli: segnare. Il suo compito, però, sarà quello di fare la differenza in Champions, dove finora non ha particolarmente brillato tra Madrid e Napoli: 55 presenze e 13 gol, ben lontano dalle medie stratosferiche tenute in campionato
PAULO DYBALA. Ancora a caccia della sua prima rete stagionale, l'argentino è sempre risultato in ogni caso tra i migliori in campo. Con Higuain al suo fianco, sta prediligendo l'assist al tiro in porta. Alla sua seconda esperienza in Champions, si era sbloccato lo scorso anno negli Ottavi con il Bayern. Adesso vuole ripartire da lì
DANI ALVES. Quando si è presentata l'occasione di tesserare il brasiliano dal Barcellona, la Juve non ci ha pensato un secondo. Al gruppo serviva esperienza internazionale, un po' come quella portata da Evra sulla fascia sinistra. Parliamo di un giocatore che in bacheca ha già messo due Coppe Uefa, quattro Supercoppe europee, tre Champions League e tre Mondiali per club, tutti vinti da protagonista. Nelle grandi sfide, dovrà essere lui uno dei trascinatori
GIGI BUFFON. Ci risiamo: il tormentone Champions colpisce ancora. L'unico grande trofeo che ancora manca nella bacheca del numero 1 resta un tabù, dopo le due finali perse. Gigi ha ancora un paio di anni per tentare l'assalto alla coppa tanto desiderata e deve giocarsi bene le sue cartucce
MIRALEM PJANIC. La Champions è il suo orto, avendoci esordito appena maggiorenne ai tempi del Lione. Classe e carisma a centrocampo, come non se ne vedeva dai tempi di Pirlo. Il palmares del bosniaco (un trionfo in Ligue 2 con il Metz) è davvero troppo scarno per uno del suo talento: anche per questo ha deciso di proseguire la sua carriera a Torino
SAMI KHEDIRA. Per l'esperienza internazionale, bussare alla porta del tedesco, uno dei migliori in questo avvio di stagione in casa Juve. E' alla decima stagione in Champions, tra Stoccarda, Madrid (dove ha vinto il trofeo nel 2014) e Torino. Se il fisico tiene, sarà un'arma micidiale a disposizione di Allegri
MARKO PJACA. Ad appena 21 anni, il gioiellino croato vanta già 17 presenze e 5 reti in Champions, dove ha esordito giovanissimo. Allegri lo usa con il contagocce per non bruciarlo, ma la sua velocità e i suoi dribbling serviranno alla Juve formato europeo
CUADRADO. L'ultimo arrivato dal mercato estivo è un gradito ritorno. Allegri lo ha fortemente (ri)voluto proprio per la qualità espressa lo scorso anno in Europa (8 presenze e 1 gol). E' l'uomo che porta duttilità al mister bianconero: con lui in campo i moduli possono variare a seconda delle esigenze del momento
CLAUDIO MARCHISIO. L'investimento a medio-lungo termine della Juve è il 'Principino', fermo da aprile per la rottura del legamento crociato. 47 presenze in Champions, punto fermo della Nazionale: al numero 8 bianconero l'esperienza non manca di certo. E' uno dei reduci della finale di Berlino e per questo ci si aspetta una carica doppia da trasmettere ai compagni. Il rientro, salvo complicazioni è atteso per metà ottobre