
Sarà il Porto l'avversaria della Juventus agli ottavi di finale di Champions League. Ai bianconeri poteva andare molto peggio: dall'urna di Nyon è uscita una squadra pericolosa, abituata alla Champions (si è sempre qualificata da quando esiste). Ma quest'anno il cammino europeo dei Dragoni non è stato una passeggiata -

Il Porto si è qualificato a questa edizione della Champions passando dai playoff: terzo nella Liga portoghese lo scorso anno, ha battuto la Roma nel doppio scontro diretto -

Dopo l'1-1 all'Estádio do Dragão, la seconda squadra più titolata del Portogallo è venuta in Italia e ha schiacciato la Roma all'Olimpico: finì 0-3, complici le due espulsioni di De Rossi e Emerson Palmieri. Alla Juve il compito di vendicare i giallorossi, contro cui giocheranno in campionato sabato sera -

Ai gironi il Porto ha fatto più fatica del previsto: favorito del gruppo G – in cui ha affrontato Leicester, Copenaghen e Bruges – è arrivato secondo, con tre vittorie, due pareggi e una sconfitta -

I Dragoes hanno ottenuto il pass per gli ottavi solo nell'ultimo match, battendo 5-0 la squadra di Ranieri che era già qualificata come prima del girone -

Finite in pareggio (1-1 e 0-0) le due sfide con il Copenaghen e battuto due volte il Bruges, il Porto si è vendicato del Leicester (che lo aveva superato all'andata 1-0) ma è comunque arrivato secondo -

L'abitudine a giocare la Champions League, uno stadio caldissimo, una difesa che ha concesso solo 3 gol in 6 partite ai gironi, merito anche di un Iker Casillas tornato a ottimi livelli: sono questi i punti di forza del Porto, squadra tra le più giovani della competizione (età media sotto i 26 anni) -

La stella della squadra in questo momento è il giovanissimo André Silva, talento portoghese classe '95: centravanti col numero 10, ha segnato 12 gol in stagione (come Higuain), di cui 4 in Champions e uno ai playoff -

Occhio anche a Brahimi e a Hector Herrera, seguito a lungo dal Napoli: due incursori letali sotto porta -

Il Porto però si è dimostrato battibile: ha pareggiato due gare con il Copenaghen, ha evidenziato qualche limite di inesperienza e non è più la squadra abituata a fare sfracelli in campionato che abbiamo conosciuto nei primi anni 2000: non vince niente da più di tre anni -

Nella Primeira Liga quest'anno il Porto è secondo con 4 punti di ritardo dal Benfica -

L'allenatore del Porto è Nuno Espirito Santo, ex portiere di 42 anni, che siede sulla panchina dei Dragoes dallo scorso giugno: aveva già allenato Rio Ave e Valencia. Ama giocare col 4-3-1-2, con un trequartista dietro ad André Silva e a Diogo Jota, altro 20enne molto promettente -

Sono 28 i precedenti tra il Porto e le squadre italiane: 8 vittorie, 9 pareggi e 11 sconfitte per i portoghesi. Ultimamente però la storia si è ribaltata: i lusitani hanno eliminato la Roma quest'anno e il Napoli (di Higuain) agli ottavi di Europa League nel 2014, vincendo 1-0 all'andata e pareggiando 2-2 al San Paolo -
Il Porto ha affrontato la Juve in 3 occasioni, senza mai vincere: nel 2001 ai gironi di Champions perse 3-1 con i gol di Del Piero, Montero e Trezeguet. Il portiere dei bianconeri era Gigi Buffon. Al ritorno finì 0-0 -

Ma il ricordo legato al Porto che fa sorridere i tifosi della Juventus risale al 1984: a Basilea i bianconeri superarono 2-1 i portoghesi nella finale di Coppa delle Coppe grazie a un gol di Boniek, dopo le reti di Vignola e Sousa -

Nell'84 la Juve alzò la Coppa. Chissà che anche stavolta l'incrocio non porti bene alla Signora... -