Liverpool-City, per Karius sarà una rivincita personale

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Il portiere tedesco fu scartato dai Citizens dopo aver giocato per due anni e mezzo nelle giovanili. Da lì Karius ha dovuto ripartire da capo, debuttando in Bundesliga col Mainz e trasferendosi poi al Liverpool. Questa sera avrà la possibilità di eliminare chi non ha avuto fiducia in lui

MANCHESTER CITY-LIVERPOOL, LA CRONACA LIVE

Quella di questa sera potrebbe rivelarsi una notte indimenticabile per il Liverpool di Jurgen Klopp. Battendo il Manchester City, o comunque non perdendo con uno scarto superiore ai tre gol, i Reds conquisterebbero l'accesso alle semifinali di Champions League, traguardo che manca da 10 anni esatti. Allora la squadra di Benitez si fermò al penultimo atto, sconfitta in un altro derby inglese contro il Chelsea. Il match di ritorno contro il City rappresenta però anche la rivincita personale del portiere del Liverpool, Loris Karius. Il tedesco infatti è stato in passato l'estremo difensore dei Citizens. Non della prima squadra, ma delle giovanili, dove si trasferì nel luglio 2009, a 16 anni, dopo una prima esperienza allo Stoccarda. Da qui, ingolosito dalla proposta economica e dalla promessa di giocare in uno dei club maggiormente in crescita nel panorama internazionale, Karius effettuò il suo primo spostamento, ma già il primo giorno capì che le cose non sarebbero andate come pronosticato. Il classe '93 arrivò infatti con l'idea di mettersi in mostra subito in prima squadra, ma non fu così.

(Fonte foto: Empics sport)

    

Dopo due anni e mezzo decise quindi di far ritorno in Germania, al Mainz: prima il prestito da sei mesi poi, da svincolato, il trasferimento definitivo. Ma cosa andò storto all'Etihad? Innanzittutto la poca voglia di mettersi in gioco. Karius infatti credeva di avere già spianata la strada per giocare con i più grandi, invece dovette confrontarsi con i suoi coetanei. Fu insolito per il City lasciar andare un giocatore così promettente a costo zero, ma alle spalle dei due portieri veterani, Hart e Given, aveva già quattro estremi difensori pronti a contendersi il posto. Inoltre la loro decisione fu agevolata dall'atteggiamento del portiere. Non in campo, dove il suo comportamento era esemplare, ma fuori, dove ebbe problemi di adattamento e di convivialità con la famiglia che lo ospitava. I suoi genitori infatti rimasero in Germania e non fu facile per lui cambiare Paese, vivere senza il loro appoggio e con una somma di denaro non indifferente per un ragazzino. Alla fine comunque Karius scelse la soluzione migliore per il suo futuro e tornò in patria dove divenne il portiere più giovane ad aver mai esordito in Bundesliga, a 19 anni, 5 mesi e 9 giorni. Nel 2016 il ritorno Oltremanica. A sceglierlo fu lo stesso Klopp, ma l'annata d'esordio precipitò nuovamente l'umore di Karius, a causa di qualche errore imperdonabile. Fu proprio il sostegno incessante dell'allenatore suo connazionale a farlo risollevare e a fargli riprendere una maglia da titolare al posto di Mignolet. Questa sera tra i pali avrà la possibilità di volare per la prima volta in semifinale. E proprio davanti a chi non ha avuto la forza di credere in lui. Mica male come rivincita.