Juventus, Buffon: "Un arbitro così ha un bidone di spazzatura al posto del cuore"

Champions League

Il capitano della Juventus ha commentato con parole durissime il rigore concesso al Real Madrid a tempo quasi scaduto, costato l’eliminazione dei bianconeri in Champions League: "L’arbitro ha avuto il cinismo di infrangere il sogno di una squadra, ha un bidone dell’immondizia al posto del cuore, mi ha espulso alla mia ultima partita in Champions"

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Un'eliminazione che fa malissimo. Sogno infranto a pochi secondi dalla fine, la Juventus deve dire addio alla Champions League a causa di un calcio di rigore concesso al Real Madrid quasi a tempo scaduto. Inutile la straordinaria rimonta bianconera, che al Bernabeu si era portara sul 3-0 contro il Real Madrid: la firma di Cristiano Ronaldo a cancellare tutto. Tra i più delusi senza dubbio Gianluigi Buffon, che in occasione dell’episodio del calcio di rigore concesso ai Blancos è stato espulso dall’arbitro per le eccessive proteste. Al termine del match il capitano della Juventus ha sparato a zero sul direttore di gara.

"Uno così ha l’immondizia al posto del cuore"

Parole durissime quelle del portiere bianconero, che ha accusato l’arbitro di Real Madrid-Juventus di avere scarsa personalità. "All'andata non ci venne dato un rigore – ha detto Buffon nel postpartita ai microfoni di Mediaset Premium - stasera l'arbitro ha avuto il cinismo di infrangere il sogno di una squadra. Non so se lo ha fatto per un suo vezzo e per mancanza di personalià', ma un essere umano non può decretare l'uscita di una squadra. Uno così al posto del cuore ha un bidone d'immondizia. Se non puoi stare in campo in una partita simile, te ne stai in tribuna con moglie e figlia. Il Real Madrid ha meritato, ma l'arbitro doveva avere la sensibilità per capire il disastro che stava facendo".

"Sensibilità da animale, mi ha dato il rosso alla mia ultima in Champions"

Poi il capitano della Juventus ha commentato ancora con parole durissime l’episodio del calcio di rigore assegnato al Real Madrid ai microfoni di Sky Sport. "Non è successo niente di strano. E’ successo che l’arbitro, per un abbaglio, ha fischiato il rigore e quello lo accetto – ha detto Buffon -, ma non accetto il fatto che un professionista che viene ad arbitrare una partita simile, con due squadre di questa tradizione e di questo tenore, non abbia la personalità, il coraggio per essere sereno e tranquillo. In più era anche impreparato, perché si vede che non ha visto la partita di andata e quello che è accaduto in quella gara. Perché altrimenti, da essere umano, non si può non avere la totale assenza di sensibilità per fischiare un rigore al 93’ dopo che una squadra ha fatto qualcosa di incredibile e memorabile. E’ riuscito a dare un rosso al sottoscritto, io non ho mai preso un rosso per proteste in vita mia, non sapendo forse anche che era la mia ultima partita. Magari pensava che avessi 25 anni, non ne ho idea. Però quella è un’aggravante: vuol dire che sei impreparato e che hai la sensibilità di un animale. Vuol dire che al posto del cuore hai una pattumiera, un bidone dell’immondizia, perché altrimenti non puoi fare quello che hai fatto all’ultimo minuto di una partita simile dove undici guerrieri, undici eroi, diciotto con quelli che erano in panchina, avevano fatto qualcosa di straordinario e di epico".

"Orgoglioso del calcio italiano"

In chiusura Buffon ha voluto esaltare il calcio italiano, facendo i più sinceri complimenti alle ultime due superstiti in Europa, Roma e Lazio. "Non me ne frega niente di uscire con un’espulsione alla mia ultima in Champions, io mi porto via una partita memorabile fatta da diciotto guerrieri con un orgoglio, una dignità, una perseveranza e una voglia di sudare stratosferica, più unica che rara. Una partita simile è una partita che solo la Juve e i giocatori della Juve possono fare, di questo ne sono convinto. Detto questo, mi ha fatto piacere per il calcio italiano – ha aggiunto Buffon a Sky Sport - perché abbiamo tirato su la testa e voglio fare tanti complimenti alla Roma, ai giocatori della Roma, perché ieri mi hanno veramente emozionato e mi hanno reso orgoglioso per aver rappresentato l’Italia in quel modo. Vorrei che andassero fino in fondo e che riuscissero a vincere per il movimento italiano, del quale sono estremamente innamorato e vorrei che si levasse di dosso questa coltre di mediocrità perché ce lo meritiamo. Abbiamo argomentazioni morali e tattiche che non sono seconde a nessuno, magari bisogna migliorare un pochino nella qualità individuale, ma sono sicuro che questi due segnali che hanno dato la Roma e la Juve, e che mi auguro domani darà la Lazio, della quale sarò il primo gran tifoso, siano dei segnali di qualcosa di veramente duraturo e importante".