Roma-Liverpool, Boniek: "I Reds non sono il Barça, ma nel calcio tutto è possibile"

Champions League
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Si avvicina la sfida di ritorno delle semifinali di Champions. Zibi Boniek dice la sua sulle possibilità della Roma che deve rimontare il 5-2 di Anfield: "Il Liverpool non è il Barça, ti punisce in contropiede, ma nel calcio tutto è possibile"

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Dopo la vitotria contro il Chievo la Roma è tutta concentrata sulla semifinale di ritorno di Champions League contro il Liverpool. Servirà un'impresa per ribaltare il risultato dell'andata. Soffermandosi sulla sfida tra giallorossi e Reds, Boniek ha detto la sua a "Radio anch'io lo sport": "I miracoli nel calcio sono frequenti, ma non avvengono ogni 6 settimane. Tutti speriamo in un 4-1 o in un 3-0 della Roma, ma il Liverpool non è il Barcellona: più lo attacchi e più ti può fare male in contropiede con giocatori veloci come Salah e Mané. A questi livelli tutto è possibile, la Roma ha fatto due gol in 10 minuti quando è crollato il Liverpool all'andata e all'Olimpico saranno in 70mila a tifarla. Speriamo in un grande miracolo ma non sono convinto si possa ribaltare il risultato dell'andata".

Lo Scudetto e il VAR

"Il discorso scudetto in teoria è chiuso. La Juventus si è fatta avvicinare una volta dal Napoli ma non commetterà un secondo errore. Se non è un discorso chiuso, è comunque indirizzato bene dalla Juve - dice ancora Boniek - E' chiaro che il Var non risolve tutti i problemi, ma l'Inter contro la Juventus ha fatto una partita straordinaria e poi alla fine ha commesso due errori, tutto qua. Poi nessuno lo ammette e si vanno a cercare altre cause, si parla di arbitri e di altre cose. Se uno riguarda il fallo di Pjanic forse potrebbe dire che era da secondo giallo, ma io mi tiro fuori da questa polemica". "Sono in Italia da 35 anni e le polemiche le ho sempre sentite. Il Var ti aiuta e ti dà serenità, poi è chiaro che se decidi di essere severo con uno devi esserlo con tutti perché se hai due metri di giudizio succede quello che è successo", sottolinea Boniek, dicendosi comunque a favore dell'uso del mezzo tecnologico per aiutare gli arbitri. "Non si può fermare lo sviluppo della tecnologia, una volta introdotto il Var chi avrà il coraggio di dire affidiamoci agli errori degli arbitri e lasciamo perdere?", domanda Boniek. "La Uefa è un po' contraria finché non arriva un gol fasullo nei quarti o in semifinale di Champions e una squadra importantissima non viene eliminata, allora se ne comincerà a parlare".