Il centrocampista belga della Roma si "confessa" al Times prima del ritorno di Champions contro il Liverpool: "Da ragazzino c'era solo mia madre, non è stato facile crescere e ho fatto qualche errore". Sulla sfida dell'Olimpico: "Rimonta, l'abbiamo già fatta con il Barça e non è impossibile"
E' il giorno della conferenza stampa della Roma con Eusebio Di Francesco, ultime parole prima del ritorno di Champions contro il Liverpool. Ma la vigilia è stata scaldata anche dall'intervista di Radja Nainggolan al "Times", che ha raccontato non solo le impressioni per quella che sarà la sfida dell'Olimpico ma anche la sua infanzia: "C’era solo mia madre (scomparsa qualche anno fa, ndr) ed era difficile per lei, lavorava duro e aveva 3 lavori per pagare le bollette. E’ stato duro crescere in questa condizione. Per lo più sono cresciuto in strada. Avevamo una casa, ma ero sempre in strada fino a tardi. Non ero concentrato sullo studio. Ho fatto qualche errore. Ho rubato cose da mangiare, piccole cose, quando avevo fame. Non potevo permettermi nulla. Non era un gran periodo".
Ora c'è solo la Roma
"Adesso penso solo alla Roma. Hanno scritto qualcosa su di me ogni giorno per 10 anni, ma sono ancora qui - ha aggiunto il centrocampista belga -. Fateli parlare, qui sto benissimo e ho tutto quello che mi serve. La mia famiglia vive bene. Con il Chelsea c’è stato qualcosa. Non era fatta, ma erano interessati a me. E’ successo la scorsa stagione, dopo che hanno vinto la Premier League. Alla fine, però, la scelta non era complicata per me".
Sul calcio inglese
Mi piace il calcio inglese e mi piace anche guardare le partite, ma ho quasi 30 anni. Dovrei ricominciare di nuovo? Difficile pensarlo. E odio la pioggia. Siamo stati a Liverpool due giorni e non ha smesso di piovere per un attimo. E faceva pure freddo".
Rimonta? Yes we can
"Sono un combattente. Anche io devo dire che è difficile rimontare, ma non è impossibile. Lo abbiamo già fatto con il Barça".