Roma, Fazio: "Errori arbitrali clamorosi". De Rossi: "L'andata pesa. Si è ricreato qualcosa"

Champions League
Daniele De Rossi, centrocampista della Roma (getty)

Il difensore argentino dopo l'eliminazione in semifinale di Champions League: "Abbiamo giocato benissimo, peccato per i due rigori non concessi. Ma teniamo alta la testa". De Rossi: "Vogliamo riprovarci l'anno prossimo. Abbiamo onorato la semifinale, ho ringraziato la squadra"

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Una vittoria di carattere, che però non basta ad agguantare la finale: la Roma getta la spugna in semi e dice addio alla Champions League. Quasi completata la rimonta al Liverpool dopo il 5-2 di Anfield, ma all’Olimpico i giallorossi si fermano solo a quattro gol, inutili in virtù dei due segnati dalla squadra di Klopp. Nonostante l’eliminazione, Federico Fazio pensa positivo e applaude il gruppo: “Questo deve succedere ogni anno - ha detto l’argentino nel post partita - Deve esserci continuità nei nostri risultati. Pensiamo ad arrivare fino a qui anche l'anno prossimo, imparando dagli errori fatti”. Sulla partita, poi: “Abbiamo giocato benissimo, peccato per quanto successo: c'erano due rigori clamorosi. Anche i tre minuti di recupero sono pochi, ma alla fine va bene così. Dobbiamo pensare positivo, prendere le cose buone fatte, al di là dei rigori che non ci sono stati dati. Ora rialziamo la testa e andiamo avanti”.

De Rossi: "Si è ricreato qualcosa. L'andata pesa, ho ringraziato i ragazzi"

Toni più pacati, invece, quelli di Daniele De Rossi, che nel post gara ha parlato così delle scelte dell’arbitro Skomina: “Il primo rigore, quello di mano, l'avevo visto bene dal campo. Ho chiesto a Dzeko ma mi ha detto che forse non l'aveva presa di mano. Questo fa capire che forse non era facilissimo da vedere - ha ammesso - Il secondo mi sembrava fuorigioco netto, ma poi ho constatato non esserlo. Tutto pesa, anche l'andata. Non è discorso di non crederci o farlo tardi: all'andata siamo andati in bambola”. Applauso al gruppo per la reazione allo svantaggio: “Il gol sfortunato preso oggi avrebbe tagliato le gambe a chiunque e invece siamo rientrati ben due volte. Forse il rigore e il rosso avrebbe cambiato l'inerzia. Magari non saremmo passati lo stesso ma c'era il frutto di quanto detto negli spogliatoi: volevamo fare subito il 3-2”. Adesso l’obiettivo è tornare in Champions subito: “Ho ringraziato i ragazzi e ho detto loro che dobbiamo arrivare almeno terzi o quarti per riprovarci l'anno prossimo, per voler provare anche a vincere. Abbiamo visto che non siamo così scarsi. Per la dimensione che vogliamo avere serve una finale ogni tre anni, non ogni trenta. Si è ricreato un qualcosa che non vedevo da quando ero bambino: serate piene di orgoglio, amore e romanismo. Li abbiamo riconquistati, ora siamo un tutt'uno e non si può fallire questo finale. Tanta gente dopo il Camp Nou pensava solo a salvare la faccia, noi ci credevamo. E anche stasera. Abbiamo onorato tutti i discorsi fatti prima della partita. Mi auguro che rimanga quest'intelaiatura di giocatori con il pelo sullo stomaco che può far sognare anche in campionato e non stare a 20 punti da Napoli e Juve”, ha concluso.