Juventus-Young Boys 3-0, gol e highlights. Dybala-show, la Juve vola anche senza CR7
Serata da sogno per l’argentino, autore della tripletta con cui la Juve vince la seconda gara del girone di Champions. Apre dopo appena 5’, il raddoppio alla mezzora, poi nella ripresa finalizza una spettacolare azione di squadra. La tua squadra in Italia e in Europa? Guardala su Sky anche sul digitale terrestre. Clicca qui
JUVENTUS-YOUNG BOYS 3-0
5' Dybala, 33' Dybala, 69' Dybala
Juventus (3-5-2): Szczesny; Barzagli, Bonucci, Benatia; Cuadrado, Bernardeschi, Pjanic (70' Khedira), Matuidi (46' Emre Can), Alex Sandro; Mandzukic (78' Kean), Dybala. All. Allegri
Young Boys (4-5-1): Von Ballmoos; Schick, Camara, Von Bergen, Benito; Fassnacht (71' Assalé), Sow, Sanogo (46' Lauper), Bertone, Sulejmani (71' Ngamaleu); Hoarau. All. Seoane
Espulso: Camara al 78'
Tre minuti di recupero
Adesso la Juventus è tornata a palleggiare, gestendo il finale di gara.
Per Dybala si tratta della seconda doppietta in Champions, in carriera. La precedente risale all'11 aprile 2017, contro il Barcellona.
Ed eccolo, Cristiano Ronaldo, comunque presente allo Stadium per seguire i suoi compagni dalla tribuna, in compagnia di Georgina.
Juve che chiude il primo tempo con il 58% di possesso palla e già 8 conclusioni tentate, 5 in porta e 2 trasformate in gol. Anche senza Cristiano Ronaldo, l'attacco bianconero con il tridente Dybala-Mandzukic-Bernardeschi, funziona a meraviglia.
Tre gol, un palo, un'espulsione procurata, un rigore solare negato: non male il bottino della serata di Champions di Paulo Dybala, che con la sua tripletta (la sua prima nel torneo) trascina la Juventus al successo contro lo Young Boys: 3-0 e girone che ora vede i bianconeri con 6 punti, frutto di due vittorie raccolte tenendo sempre la porta inviolata.
Sotto gli occhi di Cristiano Ronaldo squalificato dopo il rosso rimediato a Valencia e presente in tribuna accanto alla sua Georgina, è dunque Dybala a fare il marziano, scelto da Allegri in tandem con Mandzukic in quello che sulla carta è un 3-5-2 con la BBB in difesa (Barzagli-Bonucci-Benatia) e Bernardeschi infilato nella linea a 5 dei centrocampisti, dove sfrecciano ali veloci come Cuadrado e Alex Sandro. Proprio la posizione "ambigua" di Bernardeschi, però, trasforma il 3-5-2 in un 3-4-1-2 quando avanza fino a diventare trequartista, e in un 3-4-3 nel momento in cui Allegri chiama lo schieramento con Mandzukic in mezzo a Dybala e allo stesso Bernardeschi.
Tanti numeri, però, rischiano di distogliere lo sguardo dalla sostanza: la Juventus impiega infatti 5' ad andare in vantaggio (piattone sinistro al volo di Dybala su un lancione da dietro di Bonucci) e poi per tutto il resto della gara non va mai in difficoltà, gestendo a proprio piacimento: palleggia per lunghi tratti e poi, quando sembra accontentarsi di far girare la palla, colpisce accelerando all'improvviso. Nasce così il raddoppio, alla mezz'ora, sempre con Dybala (tap-in facile dopo che il portiere non trattiene una conclusione di Matuidi), mentre il tris arriva nella ripresa, a coronare un'azione di squadra, con tocchi tutti di prima al limite dell'area, con gli svizzeri ad ammirare (senza capirci molto) la trama bianconera, chiusa sempre dalla Joya. Primo vero pericolo creato dallo Young Boys (se così si può chiamare un tiro deviato che sfila accanto al palo) dopo un'ora di gioco, giusto per intenderci. Risultato mai in bilico, Juve che senza nemmeno forzare troppo e senza CR7 dà una grande prova di forza. Il modo migliore per approcciare la prossima gara, il 23 ottobre, a Old Trafford, contro il Manchester United.