Al triplice fischio della partita vinta al 90' contro la Juventus, l'allenatore del Manchester United esulta mostrando l'orecchio al pubblico dello Stadium. Una provocazione che non è piaciuta a Bonucci e Chiellini
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Dopo il gesto delle manette, dopo la leggendaria corsa tra gli idranti al Camp Nou, c’è una nuova immagine che si aggiunge alla lunga simbologia di José Mourinho. Dopo la vittoria in extremis contro la Juventus, il portoghese non vede l’ora che l’arbitro Hategan fischi la fine della partita. Non solo per i tre punti conquistati all'ultimo respiro, ma anche (o soprattutto) perché vincere contro i bianconeri ha un sapore speciale per un eterno interista come lui, protagonista del triplete nerazzurro nel 2010. Al triplice fischio, Mourinho mostra l’orecchio al pubblico dello Stadium, quasi come a dire "Non riesco a sentirvi". Un segno liberatorio, una sorta di rivincita, un gesto in pieno stile "Special One". Bonucci e Chiellini non ci stanno, vanno subito a chiedere spiegazioni all'allenatore, che non tiene comunque conto delle proteste dei bianconeri e continua nella sua provocazione. A fine partita, il portoghese commenta così la sua esultanza polemica: "Sono stato insultato per 90 minuti, io sono venuto qui solo per fare il mio lavoro, niente di più… A fine partita ho fatto quel gesto, a freddo non lo rifarei, ma la gente mi ha insultato, ha insultato non solo me come interista, ma soprattutto la mia famiglia".