Roma-Porto, Di Francesco: "In Champions dobbiamo essere ambiziosi. Olsen in dubbio"
L'allenatore giallorosso alla vigilia della gara contro il Porto: "Ogni occasione è importante per ritrovare entusiasmo, la Champions League ancor di più. Dobbiamo essere ambiziosi, l'esperienza dello scorso anno ci sarà d'aiuto. Schick indisponibile, Manolas recupera e Olsen è in dubbio"
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Grande sostegno e, da parte nostra, mi auguro di entusiasmarli. È la cosa più importante perché il tifoso della Roma vive di entusiasmo.
Sì, sicuramente. Siamo in una stagione differente, ma la voglia di ripeterci accomuna un po' tutti. Vogliamo riportare entusiasmo in questa piazza prima di tutto facendo una grande prestazione domani, poi vedremo.
Ma ogni giorno lo è. La cosa importante è la partita, ma non sapere se giocherò ancora sei mesi o un anno. Valuterò sempre le mie condizioni, terrò aggiornati Di Francesco e il dottore. Ma ora dobbiamo pensare alla partita e non a fare dei test sulla mia condizione fisica.
Molto. Soprattutto in questa partita in casa dovremo fare una grande prestazione sotto quest'aspetto per mantenere inviolata la nostra porta. Ma questo non significa perdere la nostra identità, ma bisogna avere qualche accorgimento in più.
Era più un punto interrogativo, ma non ho mai pensato di smettere. Se sono rientrato è perché mi sono impegnato tanto per rientrare e se l'ho fatto è solo perché mi sentivo ancora un calciatore. Chiaramente il punto interrogativo dipendeva dalle mie condizioni fisiche, non sapevo quanto il ginocchio avrebbe retto e un'operazione a 35 anni non l'avrei fatta. Ma con un'oculata gestione e l'aiuto dell'allenatore posso ancora giocare.
Un mix giusto. Ci vuole anche l'esperienza e il saper vivere queste partite. Puoi avere grande gamba, ma se poi ti tremano vai in difficoltà. Uniamo le due cose, perché senza corsa non si va da nessuna parte.
Non lo so ancora, può giocare anche a destra in attacco come ha fatto altre volte. Ma lì può giocare anche Kluivert o Florenzi. Sto facendo delle valutazioni e nella mia testa c'è anche l'opzione Zaniolo in quel ruolo.
Allo stadio mi sono sempre sentito a casa mia. Ultimamente sento sempre più l'affetto dei tifosi. Credo sia un po' quello che ha vissuto Francesco Totti, che nel corso della sua carriera ha sempre trovato qualche detrattore. Ma l'importante è sempre giocare bene a pallone. Ci sta il rumore positivo quando fai le cose giuste e quello negativo quando questo non accade.
Ho questo dubbio, sto pensando di farli giocare insieme. Se darà risposte positive, giocherà sicuramente De Rossi. Per il resto vedremo.
L'ho sempre detto, se starò bene fisicamente continuerò a giocare. L'allenatore e i miei compagni di squadra non sanno quanto sono importanti per me, mi hanno fatto sentire importante come non mi sono mai sentito in carriera. E quando accade questo è tutto più facile, anche nei mesi passati fuori mi hanno fatto sentire desiderato.
Di positivo ho visto tante prestazioni, abbiamo portato a casa dei punti meritati. Di negativo quello che spesso ha detto Di Francesco, andavamo in difficoltà al primo episodio sfortunato. Ma, cancellando Firenze, tutte le prestazioni sono state positive.
Sicuramente recuperiamo Manolas, Olsen sarà in dubbio fino a domani mattina. Abbiamo perso Schick per un infortunio muscolare. Tutti gli altri non saranno a disposizione, parlo di Perotti e Under.
Sicuramente lo sarà, l'anno scorso dicevamo che squadre come Barcellona e Liverpool erano più abituate di noi a giocare determinate partite. Si racchiude tutto nella parola esperienza. Per noi lo scorso anno è stata positiva, ci possiamo anche permettere il lusso di dire che poteva andare meglio. Ma ora è un altro torneo, dobbiamo pensare alla partita di domani.
Ha ottimi sostituti, calciatori con qualità importanti. Ma al di là dei singoli è una squadra, in Champions è tra le formazioni che ha vinto più duelli difensivi. Dal punto di vista fisico sarà una partita molto dispendiosa.
Ne sarei contentissimo, Kolarov è per me un fratello. Dico ai tifosi di continuare a fidarsi di me. Kolarov è un grande professionista, non salta un allenamento e dà sempre quello che deve dare, a volte anche giocando in condizioni precarie. Preferisco questi uomini rispetto ad altri che dicono parole al miele ma si fermano al primo dolorino o si lamentano quando l'allenatore gli cambia il ruolo. Il tifoso va anche assecondato quando i risultati non arrivano, se dovesse ricomporsi la frattura sarei felicissimo.