Champions League, Juventus: il club fa i conti con l'eliminazione ai quarti

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Dai mancati incassi allo stop della crescita del club passando per il crollo in Borsa, facciamo il punto della situazione sul piano economico seguito all'eliminazione dei bianconeri nei quarti di Champions

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La sconfitta della Juve ha portato anche a una perdita del 15% in Borsa del titolo bianconero. Non è un evento improbabile, quando si prendono in considerazione le azioni di una squadra di calcio. Pensate soltanto che con l'acquisto di CR7 quest'estate il titolo è salito del 171%. L'arrivo del portoghese ha portato il titolo della Juventus alle stelle perché l'aspettativa era che il club potesse vincere la Champions League. E' normale che dopo l'eliminazione, quindi, questo torni ad abbassarsi. La mancata qualificazione alle semifinali per la Juventus non è semplicemente un danno di immagine o una sconfitta sportiva. Reso onore all'Ajax, ai suoi ragazzi terribili, al modo sfrontato di interpretare il calcio, in casa Juve si guarda ai conti.

Non solo i mancati incassi

Quelli più semplici sono relativi ai mancati incassi. L'eliminazione ai quarti di finale ferma la Juventus a 94 milioni di euro (tanto è arrivato dai premi Uefa). La semifinale ne avrebbe garantiti almeno 17 in più: tra i 10 e i 12 di premi (compreso l'aumento della cifra del market pool) e circa 6 di incassi al botteghino per la successiva partita. In totale sono fra i 16 e i 18 milioni di euro non incassati per la mancata partecipazione alla semifinale. Questo naturalmente non tiene in considerazione i potenziali guadagni della Juventus: se i bianconeri infatti avessero conquistato la finale ci sarebbero stati altri 10 milioni, o 15 se l’avessero vinta. Solo di premi UEFA. Insomma: se già 94 milioni di euro sono il secondo introito più importante della società di Agnelli (secondo soltanto alla stagione 2016/17, la finale di Cardiff), si è persa una grande opportunità per poter fare l'incasso migliore di sempre.

Crescita bloccata

Ma il vero danno (economico) per la Juventus è come si sarebbero incastrati questi numeri e come si sarebbe potuta sviluppare la crescita del club. L'arrivo di CR7 aveva permesso alla Juventus di entrare definitivamente nel club dei superbig. Ma CR7 doveva essere un modo non solo per aumentare l'autostima: allo stesso tempo avrebbe aumentato i ricavi e migliorato ancora di più i risultati sportivi. La Juventus avrebbe potuto sforare il muro dei 500milioni di ricavi: non ci riuscirà. Passerà dai 402 dello scorso anno, ai circa 455 (stima al ribasso) di questa stagione. E' pur sempre un notevole passo avanti: a fronte però di una crescita altrettanto importante per spesa ammortamenti e stipendi. Il passaggio del turno avrebbe reso ancor più sopportabili queste spese e avrebbe diminuito il passivo previsto a fine stagione sportiva.