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Manchester City in Champions League, la sentenza del TAS non è in agenda a luglio e agosto

Champions League
(Getty)

I Citizens avevano presentato ricorso preventivo al TAS contro il deferimento dell'Uefa per presunte violazioni del fair play finanziario. Il loro nome non è tra quelli nel calendario delle udienze di qui al 14 agosto

IL RICORSO AL TAS DEL MANCHESTER CITY CONTRO L'UEFA

MANCHESTER CITY, IL CONTENUTO DEL DEFERIMENTO

NEMMENO IL NOME DEL MILAN NELL'ELENCO DELLE UDIENZE

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Di qui al 14 agosto, data in cui le competizioni europee avranno già avuto il via, il ricorso preventivo presentato dal Manchester City al TAS contro il deferimento dell'Uefa per presunte violazioni del fair play finanziario non sarà discusso. È la notizia che si ricava dall'aggiornamento delle udienze in calendario nei prossimi due mesi al Tribunale Arbitrale dello Sport. Salvo l'avvio di procedimenti d'urgenza, che al momento non sono preventivati, la partecipazione alla prossima Champions League dei Citizens – che hanno vinto l'ultima edizione della Premier dopo un'appassionante corsa a due con il Liverpool – non dovrebbe quindi essere a rischio. Il City era stato deferito a maggio per "potenziali violazioni del regolamento sul Fair Play Finanziario". Esito di un'indagine avviata il 7 marzo dalla la Camera di Investigazione Indipendente dell’Organo di Controllo Finanziario dei Club, con il rischio di esclusione dalla Champions 2019/2020. Prima di ricevere la sentenza, il City aveva agito preventivamente, presentando un ricorso al TAS per impedire che il caso legato al Fair Play Finanziario potesse essere giudicato dagli organi investigatori dell'Uefa.