Barcellona Inter, Eto’o: "Spero che Messi non ci sia, in pochi sono come Conte"

Champions League

Il doppio ex di Barcellona e Inter ha presentato la partita in un’intervista: "Gli spagnoli stanno giocando male perché non c’è Messi. Lukaku farà tanti gol, ci sono pochi allenatori come Conte che non perdono di vista mai la vittoria finale"

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L’uomo dei Triplete, o più semplicemente Samuel Eto’o, l’unico calciatore a vincere campionato, coppa nazionale e Champions League con due squadre diverse in due stagioni consecutive. I club sono Barcellona e Inter, che si sfideranno proprio in Champions, e l’ex calciatore ha presentato la sfida intervistato da La Gazzetta dello Sport. "Il punto d’onore della mia carriera è al 50% all’Inter e al 50% al Barcellona, ma il meglio l’ho vissuto al Maiorca. Con i catalani ho avuto la possibilità di vivere una vetrina che mi ha permesso di far sognare milioni di ragazzi africani. In nerazzurro è arrivata la conferma. C’era gente che mi diceva che le persone di colore hanno problemi in Italia, ma è meno che in altri posti" ha raccontato Eto’o. Che ha parlato anche di José Mourinho, parte fondamentale della sua crescita: "A volte fa bene fermarsi un attimo. Ha allenato per vent’anni, ora mi piacerebbe vederlo al Barcellona o al Camerun, ma sono felice che si sta rilassando. Non vada oltre la prossima stagione però. Ricordo quando nel 2010 dopo la Coppa d’Africa mi tenne fuori per quattro partite, mi disse ‘Sei il mio giocatore migliore ma la squadra sta andando bene anche senza di te’. Mi ha fatto capire che la stella di una squadra è il gruppo".

Inter, Barcellona e il razzismo

"Ho visto il derby – ha proseguito il camerunense – e ho notato che il club sta investendo tanto. Sogno di festeggiare a San Siro la prossima Champions League vinta dall’Inter: sento l’energia giusta per sognare in grande. Conte non perde mai di vista la vittoria finale, ce ne sono pochi così. Lukaku farà tanti gol". Molte più difficoltà invece le sta incontrando il Barcellona: "Le cose vanno male perché Messi ha giocato poco. Spero non ci sia contro l’Inter, perché se sarà in campo la partita non sarà mai 50-50". In Italia è tornato in primo piano il problema razzismo negli stadi. "Servono regole dure, che siano rispettate. Non bisogna chiudere gli stadi, perché così si punisce anche chi non ha colpe. Ci sono tante telecamere, si può sapere sempre chi e cosa sta facendo e quelle persone non devono entrare mai più in uno stadio" ha concluso Eto’o.