
Champions League, rapporto gol/tiri: Cristiano Ronaldo e Messi ultimi
Abituati a primeggiare e a lottare per qualsiasi traguardo, i due fenomeni del calcio mondiale si ritrovano a essere detentori di un triste record negativo in questa edizione della Champions

Si fa presto a fare il calcolo: gol segnati diviso i tiri tentati, ed ecco che si ottiene la percentuale realizzativa di ogni giocatore. Di seguito la classifica relativa alla Champions League fino a questo punto, con parecchie sorprese. Per scremarla, evitando che fosse falsata da evidenti “casi limite”, sono stati considerati solo i giocatori che hanno segnato almeno 3 gol o quelli che, pur avendone realizzati meno, hanno tentando la conclusione almeno 10 volte nelle prime tre giornate di Champions

Casi-limite, si diceva: sono quelli di giocatori da “un tiro e un gol”, che avrebbero dunque una percentuale realizzativa del 100%. Tra loro c’è Cuadrado, a segno nel 2-2 contro l’Atletico Madrid con la sua unica conclusione tentata in 270’ giocati complessivamente; oppure Llorente, un tiro e un gol (contro il Liverpool) nei suoi 53’ fin qui disputati. E ancora, sempre con il 100% di percentuale realizzativa (tirando una sola volta): Lucas Moura del Tottenham, Phil Foden del Manchester City, El-Arabi dell’Olympiakos, Dodò dello Shakhtar, Rakitskiy dello Zenit, Miranchuk della Lokomotiv, Odey del Genk (con appena 9’ in campo)

18. CRISTIANO RONALDO: 6,25% (1 gol su 16 tiri fatti). Ultimo in graduatoria il campione portoghese che, giocando tutti i minuti a disposizione (270) ha tirato quasi più di tutti (solo Lewandowski di più, 19), inquadrando la porta nella metà dei casi (8) e segnando un solo gol. Una percentuale realizzativa più bassa ancora di quella a cui viaggia in campionato (13,2%), che lo vede comunque tra gli attaccanti più imprecisi della Serie A
PERCENTUALE REALIZZATIVA, LA CLASSIFICA IN SERIE A
17. LEO MESSI: 10% (1 gol su 10 tiri fatti). Piccola consolazione per CR7, quella di trovarsi in fondo alla classifica insieme al rivale di sempre, soltanto poco più preciso. Da due fenomeni del genere è lecito aspettarsi di più

14. TIMO WERNER: 18,2% (2 gol su 11 tiri fatti). Stessi numeri di Lautaro ma giocando un po’ meno. Meno preciso anche se si considerano i tiri in porta (6)

2. MAURO ICARDI: 60% (3 gol su 5 tiri fatti). Abbiamo imparato a conoscere Maurito in Serie A: attaccante a cui bastano poche occasioni, spesso un solo pallone giocabile, per toccarlo e tramutarlo in oro. Anche con il Psg, in Champions, sta confermando questo suo dono: 5 conclusioni tentate, tutte e 5 in porta (segno che la inquadra sempre), 3 i gol

1. ERLING HAALAND: 60% (6 gol su 10 tiri fatti). Il sorprendente norvegese del Salisburgo si prende la vetta avendo segnato più di Icardi, ma soprattutto con un miglior rapporto gol/minuti giocati. Una rete ogni 33’ per lui, una ogni 62’ per Maurito