
Atalanta, Valencia sarà l'avversaria degli ottavi di Champions League
Svelata a Nyon l'avversaria dei bergamaschi negli ottavi di Champions, traguardo eccezionale per la squadra di Gasperini che se la vedrà contro il Valencia. Andata a San Siro il prossimo 19 febbraio, ritorno al Mestalla il 10 marzo. Conosciamo meglio gli spagnoli tra talenti e vecchie conoscenze

La prima volta non si scorda mai, figuratevi se non è ancora finita. Agli ottavi di finale di Champions League c’è anche la debuttante Atalanta, reduce dall’impresa nel gruppo C alle spalle del Manchester City: la notte di Charkiv resta una delle pagine più belle nella storia della società, vittoria in Ucraina che ha spalancato le porte della fase ad eliminazione diretta dopo un avvio da incubo nel girone. I 7 punti raccolti da Gasperini hanno riservato un posto in seconda fascia al sorteggio a Nyon, urna che ha riservato ai bergamaschi il Valencia. Conosciamo meglio la formazione spagnola, prossima avversaria della Dea nella competizione
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L'AVVERSARIA. Gara d’andata in programma a San Siro il prossimo 19 febbraio, casa in Champions dell’Atalanta che giocherà il ritorno al Mestalla il 10 marzo per accedere ai quarti di finale. Poco brillante il cammino nella Liga del Valencia, 7° posto condiviso con l’Athletic Bilbao nonostante una striscia recente di 3 gare utili e l’ultimo 1-1 imposto al Real Madrid. Da segnalare come gli spagnoli non abbiano trovato il gol in 9 degli ultimi 16 match contro formazioni italiane in Champions League
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COME SI È QUALIFICATA. Sorpresa nel gruppo H chiuso al comando, 11 punti come il Chelsea ma in vantaggio negli scontri diretti. Il Valencia ha perso solo al Mestalla contro l’Ajax, rivelazione dell’ultima Champions poi battuto a domicilio negli ultimi decisivi 90 minuti grazie a Rodrigo. Lo spagnolo ha deciso pure la sfida a Stamford Bridge: massima attenzione per l'Atalanta in vista del primo round a San Siro
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COME GIOCA. Votato al 4-4-2 come il predecessore Marcelino, Celades sta convivendo con gli infortuni in tutti i reparti: out il portiere Cillessen, lui come l’italiano Piccini sulla fascia. I problemi si concentrano però dal centrocampo in su: fuori gli esterni Guedes e Cheryshev, problemi muscolare invece per gli attaccanti Gomez e Gameiro. Da qui a febbraio il Valencia recupererà buona parte degli assenti, ma le alternative non sono dello stesso livello

L'ALLENATORE. Dallo scorso settembre sulla panchina del Valencia, quando sostituì l’esonerato Marcelino amatissimo dallo spogliatoio, Albert Celades guida la squadra con buoni risultati. Classe 1975, ex centrocampista cresciuto nel Barcellona, l’allenatore spagnolo ha vinto da giocatore la Champions con il Real Madrid (2001) e vanta una buona esperienza alla guida delle Nazionali spagnole: 2° posto all’Europeo Under 21 del 2017. È stato anche vice di Lopetegui al Real, ora il presente al Valencia per riscrivere la storia

LA STELLA. Non mancano talenti in rampa di lancio come Carlos Soler e José Gayà, ma l’uomo più pericoloso resta Rodrigo. Attaccante 28enne, cugino di Thiago Alcantara e Rafinha che dal 2014 ha scelto la Nazionale spagnola, l’ex Benfica ha sfiorato l’addio in estate ma è rimasto al Mestalla. Per lui 56 gol e 40 assist totali in maglia bianca, rendimento positivo anche con la Roja dove ha accumulato 8 reti in 22 presenze. Duttile sul fronte offensivo, ma nel Valencia occupa uno dei due posti nel 4-4-2

PUNTI DI FORZA. Proprio Rodrigo ha segnato il gol-qualificazione ad Amsterdam, rete che ha ribaltato un girone dove la bocciatura è stata dell’Ajax. Addirittura meglio del Chelsea e prima forza al traguardo, il Valencia vanta una buona esperienza internazionale e una rosa consolidata da tempo tra giovani e veterani. Il capitano Parejo è il faro della squadra, attenzione agli esterni di centrocampo (Guedes e Soler, ma anche Wass e Cheryshev) votati alla spinta e a gol pesanti

PUNTI DEBOLI. Espulso nell’ultima partita contro l’Ajax, Gabriel Paulista salterà la gara d’andata a San Siro. È la difesa il reparto più vulnerabile del Valencia, 7 reti concesse in Champions e già 24 incassate nella Liga: l’olandese Cillessen può essere protagonista in negativo, lui come l’esperto Garay o in alternativa l’ex City Mangala. Da registrare come il Mestalla non sia un fortino inespugnabile: l’Ajax aveva vinto 3-0 a ottobre, ma anche nella Liga non sono mancati passi falsi davanti ai propri tifosi

PRECEDENTI. Non ci sono incroci ufficiali tra Atalanta e Valencia, tuttavia esiste un'amichevole disputata nell’estate 2017: era l’11 agosto quando la squadra di Gasperini, di scena al Mestalla, vinse 2-1 il trofeo Naranja con le reti di Toloi e Vezo prima della firma decisiva di Palomino. Due difensori goleador tutt’ora presenti nella rosa della Dea. Sono invece tre i precedenti tra squadre italiane e il Valencia nella fase ad eliminazione diretta di Champions: in due occasioni (contro Lazio e Inter) l’hanno spuntata gli spagnoli

CURIOSITÀ. Se il Valencia ha perso 8 delle 16 sfide di Champions League contro squadre italiane (5 vittorie e 3 pareggi), non mancano in rosa vecchie conoscenze della Serie A come l’ex interista Kondgobia oppure l’italiano Piccini. Ci sarà un duello tra omonimi ovvero tra i due Gomez: da una parte l’imprescindibile Papu e dall’altra l’uruguayano Maxi, 23enne centravanti di peso davvero lontano per profilo e qualità dal capitano atalantino. Ma occhio a sottovalutarlo: è andato in doppia cifra negli ultimi due campionati col Celta Vigo, lui che fa parte della Celeste di Tabarez