
Champions League: Atalanta, Lipsia e non solo. Le outsider degli ultimi 20 anni
La squadra di Gasperini, così come il Lipsia, è andata oltre le aspettative nell'andata degli ottavi di finale di Champions. Due super vittorie che fanno sognare le rispettive tifoserie e che candidano entrambi i club come possibili outsider della competizione. Ricordate le 'favole' delle edizioni precedenti? Ecco le grandi sorprese e il loro piazzamento finale: c'è anche chi è riuscito a vincere il trofeo...

ATALANTA. I bergamaschi non smettono più di stupire. Prima con una fase a gironi non adatta ai deboli di cuore: dopo un pessimo debutto a Zagabria e i conseguenti ko contro Shakhtar e Manchester City, la squadra di Gasperini è riuscita a compiere una clamorosa rimonta guadagnano 7 punti nei successivi tre match e staccando di un soffio la qualificazione. E la fase a eliminazione diretta è cominciata alla grande: 4-1 casalingo al Valencia nell'andata, un risultato più che promettente in vista della gara del Mestalla
Atalanta-Valencia 4-1: gol e highlights
LIPSIA. Continua a volare anche il club di proprietà della Red Bull, alla seconda partecipazione in Champions. Dopo aver vinto il proprio girone senza troppe difficoltà, la formazione di Nagelsmann è andata a imporsi anche in casa del Tottenham di Mourinho. 1-0 finale, firmato Werner, che li consacra favoriti per la qualificazione ai quarti e possibile outsider del torneo
Tottenham-Lipsia 0-1: gol e highlights
TOTTENHAM (2018-19). Non sono mancate le "favole" neanche nella passata stagione. E una di queste è riuscita persino ad approdare fino alla finale, poi persa amaramente contro i connazionali del Liverpool. Un grande percorso quello degli Spurs, capaci di piazzarsi al 2° posto nel girone composto da Barcellona, Inter e Psv Eindhoven. Poi la fase a eliminazione diretta, dove i ragazzi allenati al tempo da Pochettino hanno travolto il Dortmund e poi eliminato il City in un pazzo quarto di finale. Non meno indimenticabile è stata la semifinale contro l'Ajax, con il passaggio del turno agguantato nei secondi finali. Dunque l'ultimo atto del Wanda Metropolitano, segnato dai gol Reds di Salah e Origi

AJAX (2018-19). La finale l'ha accarezzata a lungo anche la squadra olandese, estromessa dalla competizione proprio dal Tottenham. Ma i ragazzi di Ten Hag hanno raccolto applausi in tutta Europa. Prima con una grande fase a gironi, in cui si sono piazzati davanti a Benfica e Aek Atene e alle spalle del solo Bayern Monaco. Le vere scintille, però, le hanno prodotto dopo: con un gioco meraviglioso i lancieri hanno prima incantanto al Bernabeu, poi sul campo della Juve. Prestazioni con la quale hanno conquistato la semifinale, dominata per una partita e mezzo: poi l'incredibile secondo tempo contro gli Spurs, deciso da una tripletta in rimonta di Lucas Moura

ROMA (2017-18). La 'Cenerentola' dell'edizione precedente è stata invece, senza dubbio, la squadra giallorossa. Allenata al tempo da Di Francesco, ha stupito fin dai gironi, chiuso al 1° primo posto nonostante avversarie di spessore quali Chelsea e Atletico Madrid. Più tortuosa è stata la strada degli ottavi, con la qualificazione ottenuta ai danni dello Shakhtar Donetsk grazie all'1-0 dell'Olimpico e i gol in trasferta. Memorabile, invece, l'esperienza dei quarti: sconfitta 4-1 al Camp Nou e pazzesca rimonta nel 3-0 casalingo contro il Barcellona. Impresa che non è riuscita nelle semifinali contro il Liverpool e che ha sancito l'uscita di scena dalla competizione a un passo dal sogno
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MONACO (2016-17). Nell'edizione precedente, invece, una squadra italiana è riuscita a conquistare la finale: è stata la Juve che, in semifinale, ha dovuto vedersela con i monegaschi, sorpresa del torneo. La squadra del Principato, trascinata allora da Mbappé, ha ottenuto il passaggio alla fase a eliminazione diretta dopo aver dominato il proprio girone composto da Bayer Leverkusen, Tottenham e Cska Mosca. Dunque gli ottavi, dove i biancorossi hanno sfoderato due super prestazioni per far fuori il Manchester City. Un'impresa ha poi permesso loro di superare anche l'ostacolo Dortmund, ma contro i bianconeri non c'è stato nulla da fare

WOLFSBURG (2015-16). Meno profondo è stato il cammino dei tedeschi nell'edizione 2015-16. Un torneo cominciato alla grande, grazie alla vittoria del proprio girone con una splendida vittoria finale ai danni del Manchester United, eliminato per via di quel ko. Il club della Volkswagen, nella fase a eliminazione diretta, si è poi sbarazzata senza problemi del Gent e ha sognato contro il Real Madrid un clamoroso passaggio in semifinale: vittoria per 2-0 in Germania, vanificata al ritorno dalla tripletta di Cristiano Ronaldo

MALAGA (2012-13). Si è fermato ai quarti anche il percorso degl spagnoli, rivelazione della stagione 2012-13 a partire dalla fase a gironi. La squadra di Pellegrini ha chiuso a 12 punti, davanti a Milan, Zenit e Anderlecht, guadagnandosi l'accesso agli ottavi dove hanno avuto la meglio del Porto. L'accoppiamento dei quarti li ha poi opposti al Borussia Dortmund e gli andalusi se la sono giocata fino all'ultimo: al 92' il gol di Felipe Santana ha premiato i tedeschi

APOEL NICOSIA (2011-12). Un grande sogno lo hanno coltivato anche i ciprioti, arrivati a sorpresa fino ai quarti di finale. Il loro cammino è cominciato con la fase a gironi e la qualificazione ottenuta da primi classificati grazie agli scontri diretti con lo Zenit. Approdati agli ottavi, sono riusciti nell'impresa di eliminare il Lione, mentre i quarti con il Real non hanno lasciato spazio a recriminazioni: goleada Blancos sia all'andata che al ritorno e uscita di scena tra gli applausi

SCHALKE 04 (2010-11). Hanno sognato a lungo anche dalle parti di Gelsenkirchen nella stagione 2010-11. Merito di un percorso iniziato alla grande, con un girone quasi perfetto, vinto con 13 punti davanti a Lione, Benfica e Hapoel Tel Aviv. Dunque la fase a eliminazione diretta, inaugurata dal successo complessivo negli ottavi contro il Valencia. Il vero capolavoro, però, sono stati i quarti contro l'Inter: successo per 5-2 a San Siro e 2-1 nel ritorno in casa. Le speranze di trionfare si sono spente in semifinale, dove il Manchester United ha vinto entrambe le partite ed eliminato i tedeschi

LIONE (2009-10). La stagione del Triplete nerazzurro è stata caratterizzata anche dal grande cammino di una sorpresa come i transalpini. Guidati allora da Claude Puel, hanno chiuso al secondo posto il girone davanti a Liverpool e Debrecen e alle spalle della sola Fiorentina. Il loro rendimento è salito ulteriormente nella fase a eliminazione diretta, inaugurata dal successo ed eliminazione ai danni del Real Madrid. Poi la qualificazione nella doppia sfida con i connazionali del Bordeaux e il passaggio in semifinale, dove lo strapotere del Bayern Monaco ha avuto la meglio

FENERBAHCE (2007-08). L'outsider della stagione 2007-08 è stata, invece, la squadra turca. I gialloblù hanno sorpreso fin dal secondo posto conquistato nel gruppo, alle spalle dell'Inter e davanti a Psv Eindhoven e Cska Mosca. Nella fase a eliminazione diretta la regola dei "gol in trasferta" li ha premiati a dispetto del Siviglia, ma ai quarti di finale il loro sogno si è concluso. Dopo la vittoria per 2-1 in casa, il Chelsea ha ribaltato la situazione con il 2-0 dello Stamford Bridge e sancito la loro eliminazione

VILLARREAL (2005-06). Due stagioni prima i Sottomarini gialli hanno sfiorato la finale al termine di una cavalcata entusiasmante. Il rigore fallito da Riquelme, nella semifinale contro l'Arsenal, ha sancito la loro uscita di scena. Il cammino era cominciato con la vittoria di un raggruppamento molto equilibrato composto da Benfica, Lille e Manchester United. Alla fase a eliminazione diretta, invece, decisivi sono stati i gol in trasferta con la quale hanno avuto la meglio dei Rangers Glasgow agli ottavi e dell'Inter ai quarti. Con i Gunners, infine, sconfitta per 1-0 a Londra e insufficiente 0-0 nei 90 minuti del ritorno

PSV EINDHOVEN (2004-05). A un soffio dal sogno ci è arrivato anche il club di Eindhoven un anno prima. Un cammino emozionante, a partire dai gironi chiusi al 2° posto a pari punti con l'Arsenal. Dunque la fase a eliminazione diretta, inaugurata dal doppio successo contro il Monaco agli ottavi. Ai quarti, invece, sono stati necessari i rigori per avere la meglio sul Lione e apparecchiarsi la semifinale contro il Milan: sconfitta 2-0 a San Siro e rimonta accarezzata nella gara di ritorno, con 3-1 finale e ribaltone vanificato dalla rete di Ambrosini al 91'

PORTO (2003-04). Come preannunciato, ci sono state "favole" con il lieto fine desiderato. La squadra, guidata al tempo da Mourinho, ha trionfato nell'edizione 2003-04, dominando 3-0 la finale con un'altra sorpresa, il Monaco. Prima di arrivare all'ultimo atto, però, i Dragoes hanno cominciato l'avventura con un 2° posto nel girone, alle spalle del Real Madrid e davanti a Lione e Partizan. Si è passati così agli ottavi, dove un gol nel finale ha eliminato il Manchester United, e poi ai quarti, dove i portoghesi hanno avuto la meglio del Lione con un 4-2 complessivo. In semifinale l'ostacolo è stato il Deportivo, superato grazie al successo per 1-0 in trasferta. Vittoria minima che, dopo lo 0-0 dell'andata, li ha portati fino alla finale vinta

MONACO (2003-04). Ad uscire ko in quella finale a Gelsenkirchen sono stati i monegaschi, altra outsider di quella stagione. Dopo aver vinto il proprio girone, i biancorossi hanno sfruttato i gol in trasferta per eliminare la Lokomotiv Mosca agli ottavi e il Real Madrid ai quarti. In semifinale, invece, un super 3-1 al Louis II contro il Chelsea ha spianato la strada per la finale, consolidata dal 2-2 nella gara di ritorno. All'ultimo atto, tuttavia, la squadra allenata allora da Deschamps non ha completato la sua impresa

DEPORTIVO LA CORUNA (2003-04). In un'edizione ricche di sorprese, ha fatto bella figura in quella stagione anche il Deportivo, piazzatosi proprio alle spalle dei monegaschi nella fase a gironi. Nelle gare a eliminazione diretta, poi, gli spagnoli hanno fatto piangere le italiane: doppia vittoria contro la Juve agli ottavi e pazzesca rimonta contro il Milan ai quarti: i rossoneri hanno vinto 4-1 all'andata in casa, ma al Riazor il La Coruna ha ribaltato tutto con un incredibile 4-0. Il loro camminio si è spezzato solo in semifinale, contro il Porto, futuro vincitore della competizione

BAYER LEVERKUSEN (2001-02). Un'annata indimenticabile questa per il Leverkusen. Fatta eccezione, però, per l'ultimo mese, visto che dal possibile Triplete alla fine non ha vinto nulla. In Champions a spegnere i sogni di gloria dei tedeschi ci ha pensato il Real, vincendo 2-1 la finale con la volée di Zidane. Un vero peccato per il club delle Aspirine, grande protagonista fin dall'avvio (allora non c'erano gli ottavi, ma un doppio girone). Primo girone concluso al 2° posto, alle spalle del solo Barcellona, poi il gradino più alto del podio nella fase successiva, con un girone vinto a 10 punti davanti a Deportivo La Coruna, Arsenal e Juventus. Nella fase a eliminazione diretta il Bayer ha fatto fuori le inglesi: prima un 4-3 complessivo ai danni del Liverpool e poi la semifinale contro il Manchester United, decisa da due pareggi (2-2 a Old Trafford e 1-1 in Germania) e il passaggio del turno in virtù dei gol in trasferta. All'ultimo atto il ko con i Blancos

PANATHINAIKOS (2001-02). La Champions 2001-02 è stata caratterizzata anche dal grande cammino del Panathinaikos, in grado di arrivare fino ai quarti di finale. I greci hanno dominato la prima fase a gironi, chiudendo a 12 punti davanti ad Arsenal, Maiorca e Schalke 04, mentre nella seconda fase si sono 'accontentati' del secondo posto alle spalle del Real. Dunque i quarti, inaugurati da un clamoroso 1-0 casalingo ai danni del Barcellona. I blaugrana, però, hanno poi ribaltato tutto nel ritorno vinto 3-1

LEEDS (2000-01). La grande sorpresa meno di 20 anni fa, invece, è stata la squadra inglese, capace di arrivare fino alla semifinale, poi persa contro il Valencia. I Peacocks hanno conquistato la seconda piazza sia nella prima che nella seconda fase a gironi, ma il loro exploit si è concretizzato ai quarti: 3-0 interno al Deportivo La Coruna che ha ipotecato la qualificazione e reso inutile il 2-0 degli spagnoli al ritorno. In semifinale, invece, lo 0-0 dell'andata in casa non è bastato. Nei restanti 90 minuti il Valencia ha dominato 3-0 al Mestalla ed eliminato gli inglesi