Champions League, Minamino e Haaland eliminati lo stesso giorno. Per la seconda volta

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Mercoledì sera il giapponese del Liverpool e il norvegese del Borussia Dortmund hanno salutato la Champions agli ottavi. Ma appena due mesi fa erano già stati eliminati ai gironi, da compagni di squadra, con la maglia del Salisburgo

Quando si dice cercare fortuna altrove. Per Takumi Minamino ed Erling Braut Haaland, evidentemente, sarà per la prossima volta. Ieri stelle del Salisburgo, oggi forze fresche di Liverpool e Borussia Dortmund. Ma in Champions League un amaro destino in comune: eliminati due volte, lo stesso giorno, nel corso della stessa edizione. Chissà se i due attaccanti se lo sarebbero mai immaginato, lo scorso 10 dicembre, cedendo in casa contro i campioni d'Europa nel match decisivo per accedere agli ottavi. Poi arriva il calciomercato, le sirene dei grandi club. Haaland è il colpo di gennaio e se lo aggiudicano i gialloneri. Minamino, invece, rinforzerà proprio il parco attaccanti di quei Reds che aveva visto esultare in Austria. Dalla Francia all'Inghilterra, l'11 marzo ci risiamo: Erling, dopo aver illuso il Borussia all'andata, cade a Parigi sotto i colpi di Neymar e Bernat. Mentre ad Anfield il giapponese è la mossa della disperazione di Klopp, che lo getta nella mischia durante i supplementari. Ma alla fine esulta l'Atletico, si consumano il dramma e la doppia beffa.

I numeri con le nuove squadre

Stesso risultato dunque, ma percorso fin qui ben diverso da quando i due ex compagni hanno salutato Salisburgo dopo una prima parte di stagione sugli scudi (9 gol in 22 presenze per Takumi, 22 in 28 per il classe 2000). Da quando è arrivato a Liverpool, Minamino ha faticato a spiccare: 7 presenze (di cui solo una in campo per 90 minuti), un ruolo da comprimario senza acuti. Altra musica per Haaland, capace di riscrivere ogni record di precocità pure in Germania: 12 gol in 8 partite, il Borussia ai suoi piedi. Ma da ieri, anche uno strano record da condividere a distanza.