Alla vigilia della finale di Champions Psg-Bayern (domenica ore 21 diretta Sky Sport), l'allenatore dei parigini Thomas Tuchel: "E' la sfida più importante della mia carriera. Non faremo niente di speciale perchè la partita è già speciale". Mbappè applaude l'allenatore e aggiunge: "Per essere il migliore devi battere i migliori". Paredes a Sky: "Siamo due grandi squadre. Non conta chi segna, conta solo vincere"
La grande sfida di Lisbona si avvicina. Domenica sera Psg-Bayern per eleggere la più forte d’Europa. Una partita unica, storica, a maggior ragione per il Psg e per il suo allenatore Thomas Tuchel, alla prima finale. Apparente tranquillità durante l'allenamento della vigilia, con tanto di abbraccio al presidente Nasser Al Khelaifi, che dopo un lungo inseguimento e i tanti investimenti della proprietà qatariota è finalmente a un passo da quella Champions sempre inseguita. L’allenatore tedesco non ha dubbi e manifesta sensazioni personali, umori e obiettivi: “Siamo qui per giocare la finale e vincerla. Ovviamente è la sfida più grande della mia carriera. E' difficile descrivere le mie emozioni: sono esausto e felice. Non faremo niente di speciale, perchè la partita è già speciale". Il Bayern è abituato a giocare queste finali. E' un piccolo vantaggio, ma non decisivo. Non pensiamo troppo a questo aspetto e siamo fiduciosi. Se siamo qui è perchè lo abbiamo meritato. Altro tema è quello sulle condizioni di Verratti: "E' in grado di giocare. E' una questione di dolore, non è un problema muscolare. Ha preso un colpo molto doloroso ma ora si sente bene. Ma a questi livelli non può giocare 120 o 90 minuti, è dura perchè ci aspetta una gara molto intensa. Devo prendere una decisione: se fargli iniziare la gara o farlo entrare dopo per finirla".
Mbappè: "Per essere il migliore devi battere i migliori"
A proposito di Tuchel, è Kylian Mbappé, fuoriclasse della squadra insieme a Neymar, ad applaudire l'operato dell'allenatore: "I giocatori sono con lui. Ne ho sentite tante: che non sapeva come gestire il suo spogliatoio, le stelle. La verità è che sta facendo la migliore stagione della storia del club. E' riuscito a trasmettere a tutti lo spirito giusto. Giocheremo anche per lui". Poi sulla partita e gli avversari: "Vincere la Champions è per il Psg l'occasione buona per entrare nel cerchio delle grandi d'Europa. Neuer? E' uno dei migliori portieri della storia del calcio. Ho sempre sognato di giocare contro i migliori: quando vuoi essere il migliore devi battere i migliori. Ho sempre detto che volevo segnare la storia del mio Paese, questa è una nuova occasione. Quando sono arrivato nel 2017 abbiamo vissuto diverse delusioni, ora siamo in finale. Sarebbe una grande ricompensa vincere con un club francese. Questa era la mia missione quando sono arrivato. Vincere adesso sarebbe grandioso. Sappiamo che è un'edizione unica, che verrà ricordata nella storia.
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Paredes: "Conta solo vincere"
Sarà una partita speciale anche per Leandro Paredes, trascorsi in Italia con Chievo, Empoli e Roma, a Parigi dal 2019. Rispetto ad esempio a Verratti e Thiago Silva, che hanno dovuto attendere 8 anni prima di centrare la finale, Paredes ha raggiunto il grande appuntamento in molto meno tempo, come lui stesso ammette a Sky: “Rispetto ad alcuni miei compagni, fortunatamente mi è capitato di raggiungerla già al mio secondo anno qui. Speriamo di fare una grande finale e di portare a casa il trofeo. Noi, così come il Bayern, siamo due squadre forti ed entrambe abbiamo fatto il miglior cammino possibile per arrivare fin qua. Sarà sicuramente una grandissima partita. E sulle stelle della squadra Neymar e Mbappè, ancora a secco in questa fase finale in Portogallo e magari pronte a sbloccarsi nella sfida più importante aggiunge: “A noi importa poco chi fa gol. Siamo un grande gruppo con diversi fuoriclasse, ma l’importante è vincere”.