Psg-Bayern Monaco 0-1: gol e highlights della finale di Champions League. Decide Coman
Un gol di Coman manda la squadra di Flick sul tetto d’Europa per la 6^ volta nella sua storia. Per i bavaresi secondo Triplete, arrivato al termine di una Champions da 11 vittorie su 11. Contro il Psg finisce 1-0, con Neymar e Mbappé a sfiorare il vantaggio nel primo tempo e Lewandowski a colpire il palo dall’altra parte. Poi al 59’ i francesi vengono puniti proprio da un transalpino, Coman, che di testa firma la rete che vale la Coppa: è il suo 19° trofeo ad appena 24 anni
PSG-BAYERN MONACO 0-1 (Highlights)
59' Coman
Ancora Triplete. Estetica, efficienza e spirito di competizione. Questo Bayern riassume tutto alla perfezione e conclude la stagione nel migliore dei modi: 1-0 al Psg e Champions League vinta per la 6^ volta nella storia, alla pari del Liverpool. Il trionfo finale rispecchia l'andamento di un 2020 travolgente per i bavaresi. Mai una battuta d'arresto - solo il LIpsia in grado di rimanere incolume durante questo percorso -, una nuova versione pulita e aggiornata rispetto alla squadra lasciata da Kovac a novembre. Flick l'ha presa in mano con un po' di guasti e l'ha resa una macchina quasi perfetta, portandola al massimo dei giri nei momenti decisivi della stagione. La collettività ha prevalso e tutti alla fine si sono goduti la festa. Tutti da protagonisti. Difficile, infatti, trovare un giocatore che non abbia rubato la scena. Dagli scatti (e la storia) del talentuoso Davies alla classe di Thiago e Goretzka per finire al pragmatismo tedesco di Thomas Muller. Senza dimenticare lo show nel torneo di Gnabry, la leadership del capitano Neuer e in avanti, a guidare il resto del gruppo, il re dei gol Lewandowski. L'uomo che ha sempre lasciato il segno, tranne che in finale. La copertina al Da Luz se l’è presa Coman, proprio un francese a punire i suoi connazionali. L’ex bianconero ha risolto la sfida di testa e messo in bacheca il trofeo n°19 ad appena 24 anni. Numeri incredibili, come quello del suo Bayern, prima squadra di sempre a trionfare nella Coppa dalle grandi orecchie con un percorso di sole vittorie: 11 su 11 che rappresenta anche un nuovo record di successi consecutivi. Flick, con una formazione costata meno di 100 milioni, batte l'altro tedesco Tuchel, chiamato anche l'anno prossimo a riprovarci in un'annata che, probabilmente, sarà completamente diversa per modalità e tempistiche da quella appena conclusa.
Mbappé grazia il Bayern, il francese Coman punisce il Psg
Tuchel conferma per 10/11 la formazione che ha battuto il Lipsia, con l’unica novità rappresentata dal ritorno tra i pali di Keylor Navas. In avanti confermato il trio Di Maria-Mbappé-Neymar. Un cambio anche per Flick che lascia Perisic in panchina e sceglie Coman (mossa che si rivelerà vincente) nel tridente, completato da Muller e Gnabry, alle spalle di Lewandowski. Il ritmo è contenuto nei primi minuti del match, con il Bayern che parte meglio e il Psg che cresce alla distanza. Passato il quarto d’ora arriva la prima occasione, proprio dei parigini, con la solita traccia di Mbappé per Neymar che incrocia col mancino e trova la straordinaria opposizione di Neuer col corpo. I bavaresi incassano il colpo e rispondono subito con Lewandowski: il polacco controlla in area e tira in girata, masticando la conclusione e colpendo il palo. Neanche il tempo di prendere fiato e i francesi vanno di nuovo vicini al vantaggio, con uno splendido contropiede condotto da Mbappé (tacco) e Neymar, prima della finalizzazione concessa a Di Maria che manca di poco lo specchio. Il Bayern sembra in difficoltà, perde per infortunio Boateng – al suo spazio a Sule al 25’ - ma trova il modo di riportarsi in avanti e rendersi ancora pericoloso con il suo bomber, bravo nella torsione ma fermato dalla respinta di Navas. L’ultimo quarto d’ora vede i tedeschi costantemente in avanti, ma mai in grado di impensierire la difesa avversaria, e così a un passo dal duplice fischio è il Psg a sfiorare di nuovo il vantaggio. Alaba regala palla in area a Mbappé, l’attaccante appoggia per Herrera che gliela restituisce per il tiro, ma l’attaccante calcia debole e centrale, vanificando una grossa opportunità. Nel recupero c’è anche spazio per un contatto dubbio in area di Kherer su Coman che Orsato giudica regolare tra le proteste dei bavaresi.
In avvio di ripresa sale la tensione in campo, ma il ritmo delle giocate rimane piuttosto basso. Nessuna delle due squadre vuole rischiare ma il Psg, nonostante tutto, perde le misure su una lunga azione del Bayern e prima dello scoccare dell’ora di gioco incassa il gol dell’1-0. Kimmich riceve e scodella al centro, dove Coman sorprende alle spalle Kehrer e, di testa, infila la sfera nell’angolo opposto. I parigini accusano la botta e rischiano subito di capitolare su un’azione quasi identica alla precedente. Questa volta il francese ex Juve va col piattone al volo ma c’è Thiago Silva a salvare nei pressi della linea di porta. Tuchel manda in campo Verratti e poi si gioca la carta Draxler, ma la chance più importante per il pari arriva da Marquinhos – a segno già due volte nella Final 8 – che, pescato da una strepitosa giocata con tunnel di Di Maria, va in diagonale e viene fermato ancora da Neuer. La gara sostanzialmente si chiude qui, perché il Bayern è bravo a far passare il quarto d’ora finale con pochissimo tempo effettivo. L’ultimo brivido, però, il Psg riesce a crearlo al 92’, con la classica imbucata di Mbappé per Neymar che si gira ed effettua un tiro-cross su cui manca la deviazione vincente di Choupo-Moting. Icardi guarda dalla panchina il fischio finale che celebra un altro trionfo storico del Bayern Monaco e un’altra delusione per i parigini, a secco di gol in Champions per la prima volta dopo 34 partite, nella serata più importante. Non è arrivato il colpo dei suoi fenomeni e la squadra di Flick non ha perdonato. La festa al Da Luz è tutta dei bavaresi.
TABELLINO
PSG (4-3-3): Keylor Navas; Kehrer, Thiago Silva, Kimpembe, Bernat (80' Kurzawa); Paredes (65' Verratti), Marquinhos, Herrera (72' Draxler); Di Maria (80' Choupo-Moting), Mbappé, Neymar. All. Tuchel
BAYERN MONACO (4-2-3-1): Neuer; Kimmich, Boateng (25' Sule), Alaba, Davies; Goretzka, Thiago Alcantara (86' Tolisso); Gnabry (68' Coutinho), Müller, Coman (68' Perisic); Lewandowski. All. Flick
Ammoniti: Davies (BM), Gnabry (BM), Paredes (P), Sule (BM), Neymar (P), Thiago Silva (P), Kurzawa (P), Muller (BM)
Quello di Coman è il primo gol di testa in una finale di Champions League da quello di Gareth Bale nel 2014 contro l'Atletico Madrid
Il Bayern Monaco è la terza squadra a raggiungere il traguardo delle 500 reti in Champions League