Papu Gomez su Atalanta-Ajax: "Sono 10 e capitano: se non mi arrabbio io, chi deve farlo?"

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L'argentino sulla sostituzione contro l'Ajax: "Stavo bene e non volevo uscire, stavamo cercando il gol vittoria e volevo restare in campo. Ma ho dato la mano al mio compagno sempre con il massimo rispetto. Poi sono il numero 10 e il capitano, se non mi arrabbio io chi si deve arrabbiare?"

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Non è riuscito ad andare in gol, ma il 'Papu' Gomez è stato comunque protagonista del 2-2 tra Atalanta e Ajax. L'argentino è stato sostituito al 78', nel momento in cui i nerazzurri stavano provando a completare la rimonta spingendo per cercare il gol vittoria. Gomez ha lasciato il campo visibilmente arrabbiato e, al termine dell'incontro, ha spiegato l'episodio a Sky Sport: "Stavo bene, non volevo uscire. Queste partite mi piacciono, poi sul 2-2 eravamo sempre in attacco per provare a vincerla e avrei voluto restare in campo. In queste serate ti rendi conto del livello della competizione. Ma ho dato la mano al mio compagno sempre col massimo rispetto, certamente aveva la mia stessa voglia di giocare". E l'argentino chiude con una battuta: "Poi io sono il numero 10 e il capitano, se non mi arrabbio io, chi si deve arrabbiare?".

"Partita bellissima, orgogliosi di aver giocato a Bergamo"

Sulla partita, Gomez aggiunge: "La prima cosa che ci rende orgogliosi è aver giocato la Champions League in questa città che ha sofferto molto. La partita è stata bellissima, molto intensa, tipica di questa competizione. Entrambe le squadre volevano vincere, l'abbiamo interpretata più in fase offensiva. Anche io ho provato a stare più vicino agli attaccanti che ai difensori. Quasi tutte le squadre di queste livello hanno giocatori importanti davanti, che magari poi non difendono, bisogna approfittarne".

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