Lazio-Zenit, Inzaghi: "Luiz Felipe è recuperato. Gioca Reina, aspettiamo Strakosha"

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L'allenatore biancoceleste ha parlato alla vigilia della sfida contro lo Zenit: "Avversaria forte, avremo qualche problematica a centrocampo ma ci aspetta una gara di carattere. Dovremo vincere e non pensare a ciò che succede a Dortmund". Sui giocatori recuperati: "Valuterò se schierare Luiz Felipe, in porta giocherà Reina". E riguardo alla questione Luis Alberto: "Stop alle polemiche, lui è sereno e motivato". Lazio-Zenit è in diretta martedì alle 21 su Sky Sport Arena e Sky Sport 253

In serie utile da un mese in campionato, filotto proseguito con l’ultimo successo a Crotone ma ora è tempo di Champions League. Sfida da non sbagliare all’Olimpico per la Lazio, opposta martedì allo Zenit. Russi agguantati sull’1-1 nella sfida dello scorso 4 novembre, pareggio in trasferta come accaduto in Belgio col Bruges. Due punti che diventano 5 considerando il successo all’esordio contro il Borussia Dortmund, quanto basta per occupare da imbattuti il 2° posto del gruppo F. E dopo le prime tre sfide si entra nel vivo sulla strada degli ottavi di finale: ne ha parlato Simone Inzaghi, allenatore dei biancocelesti alla vigilia dello Zenit.

Inzaghi in conferenza: "In porta gioca Reina"

Queste le parole di Simone Inzaghi in conferenza stampa.


Questa è una partita molto importante: sentite pressione e come deve essere giocata la partita?
"Sappiamo dell'importanza della partita: era uno dei nostri obiettivi riuscire a passare il girone. Affrontiamo una squadra forte, di qualità, che recupera giocatori importanti. Per questo dovremo fare una gara di carattere. Ci stiamo preparando e stiamo recuperando energie dopo Crotone".


Ci saranno tutti i giocatori e chi no?
"Non ho ancora notizie ufficiali, sto aspettando la comunicazione dei responsabili sanitari. Sicuramente avrò a disposizione Luiz Felipe: è fermo da più di 10 giorni, valuterò se impiegarlo dall'inizio o a partita in corso".


La fascia di capitano a Luis Alberto chiude ogni polemica?
"Penso di sì, è un giocatore importantissimo per noi. E' fondamentale per ciò che fa sul campo, ora ci aspettiamo conferme anche fuori dal campo ma non ho dubbi: ho parlato con lui, è sereno e motivato affinché le cose vadano sempre meglio".


Non ritieni che sia sottovalutata la tua Lazio?
"Sul fatto che non ci danno mai per favoriti è una cosa alla quale siamo abituati. Negli anni siamo cresciuti tanto e abbiamo conquistato trofei. Ora abbiamo avuto qualche difficoltà iniziale complice il calendario e le defezioni. Mi auguro di recuperare tutti: martedì avremo qualche problematica a centrocampo, ma se non parlano di noi a me non dispiace. Insieme alla squadra siamo consapevoli di essere competitivi".


Torna Strakosha? E in tribuna rivedremo Peruzzi?
"Riguardo al nostro Club Manager, possono esserci incomprensioni come in tutte le famiglie e sono certo si risolveranno. Strakosha è il nostro portiere titolare ma è fuori da 15 giorni: martedì giocherà Reina, poi vedremo come starà Strakosha".


Preferirebbe una vittoria del Borussia nell'altra sfida oppure un loro passo falso in ottica 1° posto?
"Mi sono posto anch'io questa domanda, è difficile dare una risposta. Io devo cercare di battere lo Zenit, poi ciò che succede a Dortmund deve interessarci relativamente".

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Correa: "Lavoriamo per essere protagonisti della partita"

Insieme all'allenatore biancoceleste anche Joaquin Correa, attaccante della Lazio che ha risposto alle domande in conferenza.


Ti senti finalmente attaccante e cosa ti manca per la continuità sotto porta?
"Ho iniziato a giocare più da attaccante o seconda punta. Non sono un uomo d'area di rigore ma amo stare vicino alla porta. Penso che posso fare meglio e ci lavoro tutti i giorni".


Che emozione è allenarsi insieme a Messi con l'Argentina?
"E' una sensazione bellissima, un sogno che hanno tutti gli argentini. Trovarmi lì è molto importante, mi rende felice. Leo parla a tutti e ci aiuta, ma impari di più vedendolo giocare. Io faccio proprio così".


Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro?
"Penso a partita per partita, credo che questa sia la mia forza. Se faccio il bene per la squadra, poi di conseguenza sarà sempre meglio".


Quale è il segreto della Lazio?
"Credo che la nostra forza sia l'essere uniti e il lavoro: quotidianamente ci applichiamo tanto per essere i protagonisti della partita. Ci conosciamo, siamo tanti amici che si trovano in campo. E l'allenatore ci conosce tutti".


Ti aspettavi che la Lazio potesse giocare a questi livelli?
"Per me non è una sorpresa vedere la squadra così competitiva contro le altre d'Europa. Siamo un gruppo forte e siamo pronti a tutto per continuare su questa strada"


Le polemiche fuori dal campo vi condizionano?
"Da quando sono qua si dice sempre qualcosa, ma credo che un nostro punto di forza sia la concentrazione sul campo. Ascoltiamo l'allenatore e lavoriamo in allenamento: ecco perché arrivano i risultati e si migliora".


Un tuo bilancio alla Lazio e dove puoi crescere ancora?
"Il percorso è stato molto bello, abbiamo avuto momenti di difficoltà ma abbiamo vinto anche trofei. Ogni giorno s'impara qualcosa e c'è sempre da migliorare: è quello che penso di fare quotidianamente, mi aiutano l'allenatore e i compagni".

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