Juventus-Porto, Sergio Conceiçao: "Lo stesso spirito dell'andata per qualificarci"
CHAMPIONSForte del 2-1 dell’andata, l’allenatore portoghese ha parlato nella conferenza della vigilia della sfida di ritorno degli ottavi contro i bianconeri: "Manterremo lo stesso spirito dell’andata. Loro hanno recuperato dei giocatori importanti e hanno la forza di permettersi di lasciar fuori anche Cristiano Ronaldo". Poi rifiuta il paragone con José Mourinho: "Io sono io. Spero di passare il turno e qualificarmi"
Martedì sera all’Allianz Stadium la sua squadra è attesa da una sfida importantissima contro la Juventus. In palio ci sono i quarti di finale di Champions League. Alla vigilia, Sergio Coinceiçao lo spiega a chiare lettere: l’atteggiamento della sua squadra non cambierà: "Manterremo lo stesso spirito che abbiamo avuto nella sfida di andata: ci siamo preparati per un risultato positivo che ci permetta di qualificarci". La Juve, intanto, oggi ha avuto nell’allenamento di rifinitura anche Chiellini e De Ligt: "La Juve ha recuperato giocatori importanti come Cuadrado – ha aggiunto l’allenatore portoghese –. Ronaldo riposato? La forza della Juve sta anche nel potersi permettere di lasciar fuori il proprio miglior giocatore. Sono abituati alla pressione di queste partite, noi però dobbiamo pensare a noi stessi e ad essere preparati nel modo migliore".
L’atteggiamento della sua squadra sarà lo stesso di sempre, ma l’ex centrocampista di Lazio e Inter non si sente favorito: "La Juve ha giocato di recente finali di Champions, è una squadra che ha investito per poter trionfare nella competizione, ma noi proveremo lo stesso a vincere e faremo il possibile per poter essere degni del simbolo che portiamo sul petto".
I problemi di formazione del Porto
Coinceiçao non si è poi sbilanciato sulle indisponibilità: "Su Corona ho qualche dubbio. Grujic poi si è infortunato e viene costantemente. Non posso dire se giocheranno o meno, sono in dubbio". Inevitabile anche un cenno sul sui passato in Italia, proprio a Torino (al Delle Alpi) fece il suo esordio con la Lazio nell’agosto 1998 e permise con un gol alla squadra di Eriksson di vincere la prima Supercoppa Italiana. "L'Italia è stato un paese importante per me. Potrei parlare della mia prima partita in Italia, in Supercoppa nel '98 sul campo della Juventus ma non lo farò, preferisco parlare del presente".
Il paragone con José Mourinho
E a chi paragona la sua carriera con quella dello Special One, Sergio Coinceiçao risponde così: "Cerco di fare il mio lavoro, ho avuto il mio periodo come giocatore e sono allenatore da quasi dieci anni. Mourinho? Non mi piace paragonarmi a nessuno, io sono io. Spero di passare il turno e qualificarmi".