Flop italiano in Champions, Capello: "Al nostro calcio manca qualità e intensità"
l'analisiNegli studi di Sky Sport Fabio Capello ha analizzato l'eliminazione delle squadre italiane dalla Champions League: "Da noi si gioca un calcio lento, senza intensità e con poca qualità. Visto Chelsea, Bayern e Real? Corrono tutti e giocano un calcio corale"
Dopo Inter (uscita nella fase a gironi), Juventus e Atalanta, anche la Lazio è stata eliminata agli ottavi di finale di Champions League. Una Champions poco felice per le nostre squadre, che non sono riuscite a entrare nei primi 8 club d’Europa. Ma quali sono i motivi di questi risultati poco felici? "Purtroppo il calcio italiano è lento, non c’è intensità e aggressività. Pensiamo che si possa vincere solo con la tattica e il possesso palla, ma questo diventa molto difficile quando si incontrano squadre che hanno una certa qualità e intensità", il pensiero espresso da Fabio Capello negli studi di Sky Sport. L’ex allenatore tra le altre di Milan, Roma e Juve ha proseguito così la sua analisi: "Nelle quattro partite di ritorno degli ottavi che si sono disputate tra martedì e mercoledì abbiamo visto che hanno vinto le squadre che giocano con intensità e qualità. La qualità del calcio italiano è bassa, non abbiamo coraggio e soffriamo le squadre che hanno trovato quel qualcosa in più rispetto a noi", le sue parole.
"Nei club stranieri corrono tutti, c'è grande coralità"
Capello elogia invece il modo di giocare di alcune delle squadre straniere protagoniste in questa Champions: "Il Chelsea e il Bayern giocano un calcio aggressivo con tutti i componenti della squadra, da noi le punte non rientrano e restano in avanti ad aspettare. È stato impressionante aver visto i giocatori del Real Madrid rientrare tutti nella propria metà campo, stessa cosa vista nel Chelsea. Nel caso degli inglesi non so se il merito sia di Tuchel, se sia riuscito a mettere qualcosa di diverso nel lavoro, una mentalità nuova negli allenamenti. Ma si nota una grande coralità, con una qualità superiore". Capello torna a fare un paragone con il nostro calcio: "Ronaldo, ad esempio, è bravissimo però è esente dal rientrare; nelle squadre di adesso invece corrono e rientrano tutti. Il gioco non è solo palla indietro al portiere. C’è un qualcosa che porta a giocare un calcio offensivo, veloce e aggressivo: per farlo però serve mentalità e qualità, e per le qualità servono risorse. I migliori sono andati in Inghilterra e Germania e i risultati si vedono".