Darwin Nuñez, chi è il talento del Benfica cresciuto nella povertà in Uruguay

gol e riscatto
©IPA/Fotogramma

Nato nella povera Artigas, cittadina uruguaiana, l'attaccante del Benfica ha vissuto un'infanzia molto difficile: la madre ha fatto tanti sacrifici per dare da mangiare a lui e al fratello, ma poi si è ammalata. A quel punto, Junior, fratello più grande, si è sacrificato. Giocava insieme a Darwin nel Penarol, a 500 km da casa, ma è tornato in famiglia: "Tu sei più forte, devi continuare a giocare. Io torno da mamma", ha detto a Darwin. E ha avuto ragione, a giudicare dalle notti di Champions vissute dal fratello

La partita della Johann Cruijff Arena di Amsterdam con la qualificazione ai quarti di Champions League è stata decisa da Darwin Nuñez, attaccante uruguaiano classe 1999 di proprietà del Benfica. In molti lo chiamavano predestinato già prima del suo arrivo in Europa: nelle giovanili del Peñarol (club in cui è cresciuto), Darwin segnava già tantissimi gol e in molti non avevano esitato a definirlo 'il nuovo Cavani'. Una storia, quella di Nuñez, di vero e proprio riscatto, dopo un'infanzia contrassegnata dalla povertà e anche, purtroppo, dalla fame, nella povera Artigas, cittadina di quarantamila abitanti a 500km da Montevideo.

La storia di Darwin

La famiglia Nuñez è cresciuta nella povertà. Papà Bibiano era un operaio edile che guadagnava poco (quelle rare volte in cui riusciva ad avere un impiego). Molto, se non tutto, dipendeva da mamma Silvia, che si sacrificava nel raccogliere dalle strade di Artigas le bottiglie da poter poi rivendere per racimolare qualche soldo e dare da mangiare alla sua famiglia. "Tante volte sono andato a letto con lo stomaco vuoto", ha raccontato Darwin Nuñez in un'intervista, "ma quella che ci andava più spesso era mia madre, che lavorava per dare da mangiare prima di tutto a me e a mio fratello. Non lo dimenticherò mai". 

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La malattia di mamma e il sacrificio del fratello

In questo contesto è cresciuto il piccolo Darwin, appassionatissimo di fùtbol. Dopo scuola, per lui c'era la palla, e la passione per il calcio l'ha portata avanti nel corso degli anni grazie al suo immenso talento. Che però ha rischiato di essere sacrificato per cause di forza maggiore, quando mamma Silvia si ammalò e dovette smettere di lavorare. La famiglia Nuñez, che dipendeva molto dalle sue piccole entrate, aveva bisogno di un aiuto da parte dei due figli. Junior, il fratello maggiore che stava crescendo calcisticamente insieme a Darwin al Peñarol, decise di sacrificarsi: "Tu sei più piccolo Darwin, e tu hai più talento di me, devi continuare a giocare a calcio. Io torno a casa e mi occuperò di mamma". Così Darwin è potuto diventare il Nuñez che ormai in tanti conoscono come il bomber del Benfica e l'acquisto più costoso della storia del club (24 milioni di euro dall'Almeria, oggi con una clausola rescissoria da 150 milioni di euro). 

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Il profilo e i numeri di Darwin Nuñez

Furore, 'garra' e reti. È uruguaiano, studia Edinson Cavani ed è già decisivo in Champions League. Darwin Núñez è una prima punta glaciale e con una tecnica da vendere: il classe 1999 è il nuovo che avanza nell'Uruguay. Pesante è stata la rete segnata in Champions League martedì sera, come lo è stata la doppietta al Barcellona nella fase a gironi. L’ex Peñarol sta vivendo una stagione top: quattro reti in Champions League, venti in ventidue partite in campionato. Questa è già la migliore annata dal punto di vista realizzativo per Darwin Nuñez. Un ragazzo cresciuto nella povertà e che ora è pronto a prendersi tutto. 

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