Real Madrid-Manchester City, Guardiola: "Non cerchiamo rivincite. Si deciderà al ritorno"

Champions League

L'allenatore dei Citizens presenta la super sfida della semifinale di andata contro il Real Madrid: "L'eliminazione dell'anno scorso è stata dura, abbiamo fatto due ottime gare e non è bastato. Ma non è una motivazione in più, non ne abbiamo bisogno e non siamo qui per prenderci rivincite. Per vincere la Champions bisogna battere i più forti e il Real è la squadra migliore in questo torneo. Vogliamo il trofeo, ma non deve essere un'ossessione. E quest'anno c'è Haaland"

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Per molti è una finale anticipata e l'attesa è tantissima. Manchester City o Real Madrid, soltanto una andrà a Istanbul per affrontare la vincente del derby tra Inter e Milan giocarsi la vittoria della Champions League. Alla vigilia della semifinale di andata in programma al Bernabeu martedì 9 maggio alle 21 (diretta su Sky Sport Uno e in streaming su NOW), Pep Guardiola ha ricordato il doppio confronto e l'eliminazione della passata stagione, sempre in semifinale: "È stata dura - ha detto l'allenatore del City in conferenza -, abbiamo disputato una partita di andata eccezionale e un ottimo ritorno a Madrid, ma non è bastato. Il calcio è così, bisogna accettarlo e andare avanti. Lo scontro dell'anno scorso non è una motivazione in più, non ne abbiamo bisogno e non siamo qui per vendicarci. Io sono convinto che se continuiamo ad arrivare a questo punto della competizione, un giorno arriveremo in finale. Lo ripeto, non siamo qui per vendicarci: il passato è il passato, noi abbiamo fatto il massimo ma non abbiamo ottenuto ciò che volevamo. Vuol dire che dobbiamo migliorare. Ora siamo qui per fare un buon risultato e avere una possibilità a Manchester. L'80 o 90% dei giocatori è uguale per entrambe le squadre e sono sicuro che si deciderà tutto al ritorno".

"Champions grande obiettivo, ma non possiamo impazzire"

Per il Manchester City la Champions è il grande obiettivo, ma per Guardiola non deve essere un'ossessione: "Quando siamo arrivati - ha proseguito Pep -, sette anni fa, pensavamo di voler vincere la Champions e lo stesso vale per le stagioni successive. Ma io non vorrei avere una squadra che vince la Champions e poi cala anno dopo anno. La cosa più importante è essere stabili come club e in questo senso il Real Madrid è un esempio. Se arrivi sempre a questo punto significa che sei un club stabile e sano. E quando ci riesci così spesso, prima o poi finirai per vincere. Per vincere questa competizione devi battere le migliori squadre e il Real è la migliore squadra in questo torneo, lo ha dimostrato negli ultimi due decenni. L'anno scorso all'andata abbiamo fatto una partita eccezionale, al ritorno non abbiamo giocato in maniera eccezionale ma abbiamo comunque fatto bene. Questo non è bastato, quindi complimenti al Madrid ma ora siamo di nuovo qui. Se la Champions è un'ossessione? Non possiamo impazzire. Ovviamente, quando un club non ha mai vinto un trofeo, vuole farcela. Per noi sarà una partita speciale e ce la metteremo tutta".

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"Quest'anno c'è Haaland, dobbiamo sfruttarlo"

"Che importanza avrà l'aspetto mentale? L'anno scorso siamo arrivati qui meglio, avendo vinto l'andata - ha proseguito Guardiola -, ma poi guardate come è finita. In sfide come questa sono i dettagli a fare la differenza. L'unica cosa certa è che dovremo fare due grandi partite". Giocare il ritorno in casa, questa volta, potrebbe essere un vantaggio: "Ma solo se dovessimo andare ai supplementari - ha precisato ancora Pep -, anche se sia il City che il Real hanno la capacità di vincere in trasferta". In chiusura un pensiero su Haaland: "Col Real ci sarà da soffrire. Abbiamo cambiato qualcosa rispetto all'anno scorso, anche se giochiamo sempre con pressione alta e uomo su uomo. Ma quest'anno abbiamo Haaland e dobbiamo sfruttarlo".