Milan-Inter, Giroud: "Servirà il 110%, vogliamo vivere un sogno"
MILANL'attaccante francese presenta a Sky l'euroderby di Champions: "So come si preparano queste partite, ho detto ai miei compagni di rimanere tranquilli. Dovremo essere tutti carichi, servirà il 110%. Sono orgoglioso per quanto abbiamo fatto finora ma non è finita e vogliamo vivere un sogno. Con Lautaro rivincita del Mondiale? E anche della Supercoppa"
In carriera ha già vinto la Champions League con il Chelsea e lo scorso dicembre ha giocato la finale dei Mondiali con la Francia. Olivier Giroud è uno di quei giocatori che sa come affrontare le partite più importanti e sta cercando di trasmettere la massima serenità ai compagni del Milan. Intervenuto a Sky Sport, l'attaccante ha parlato così dell'euroderby in semifinale di Champions contro l'Inter.
Cosa stai consigliando ai tuoi compagni?
"So come si preparano queste partite, so che c'è tanta pressione e voglia di fare bene e provo ad essere il più naturale possibile e tenere alto l'umore come faccio sempre: quando c’è un evento gigantesco, penso che sia importante provare a non pensarci e stemperare la tensione. Non vogliamo pensare troppo a questa partita importantissima, dobbiamo giocare con serenità e voglia di fare il massimo".
Come stai vivendo questi momenti?
"Uno dei miei punti di forza è il fatto che voglio sempre spingere e dare il massimo per la squadra. La determinazione è la stessa che avevo col Chelsea, anzi ora è addirittura maggiore perché il Milan ha una storia speciale con la Champions e noi vogliamo vincere qualcosa anche quest'anno. Abbiamo parlato con i ragazzi e ci siamo detti che negli ultimi dieci anni ho sempre giocato una finale. Spero che lo farò anche quest'anno".
Come è andata quando sei stato vicino all'Inter?
"Ero vicino a firmare per l'Inter, ma poi è stato un segno del destino. Io sono cristiano e penso che Dio mi abbia voluto al Milan. Il primo anno abbiamo vinto lo scudetto e non potevo immaginare nulla di meglio, quest'anno siamo in semifinale di Champions e abbiamo questo 'derbyssimo' con l'Inter. Non posso sognare di più, o magari sì, ovvero vincere questa Champions".
Hai parlato con Leao?
"Lui sa che è importante per la squadra e che gli vogliamo bene, ma sa anche che deve fare le cose giuste: se sente delle sensazioni strane è meglio fermarsi e aspettare una settimana più. Lui ha qualità e caratteristiche uniche nella nostra squadra e quindi spero che torni il più presto possibile. Ma restiamo una grande squadra anche senza di lui e lo abbiamo dimostrato contro la Lazio, quando abbiamo gestito bene la partita. Vogliamo che Rafa ci sia, ma se domani non ce la farà giocheremo per fare il meglio lo stesso".
Cosa servirà per passare il turno?
"Dobbiamo affrontare la partita come quando abbiamo vinto all’andata in Serie A, con aggressività e determinazione, giocando al 110%. Queste partite si vincono anche con la testa. Noi le qualità le abbiamo, penso che saranno decisivi i dettagli. Ovviamente spero di vincere e poi che Rafa torni presto".
Quando sei arrivato al Milan, credevi di raggiungere la semifinale di Champions?
"L'idea non era arrivare in semifinale, ma tornare in Champions e fare un buon percorso. Arrivare in semifinale per me è tanta roba! Al primo anno abbiamo vinto lo scudetto, ora siamo qui: non potevo sperare di meglio e sono molto orgoglioso di quello abbiamo fatto finora. Ma non è ancora finita, dobbiamo restare uniti come squadra e provare ad andare oltre".
Il tuo motto recita 'Crederci sempre' in francese: è diventato anche il motto della squadra?
"È una frase autentica che per me vuole significare tante cose: non importa ciò che succede, dobbiamo crederci sempre. Volevo dire 'Fino alla fine', si usa dire anche così, ma so che è la frase di un'altra squadra... (ride, ndr). Meglio dire 'sempre'".
"Con Lautaro rivincita del Mondiale? Anche della Supercoppa"
Anche Giroud è intervenuto in conferenza stampa. "Sono molto carico e sappiamo che possiamo fare grandi cose - ha aggiunto l'attaccante francese -, ma serve che tutti diano il 110%. Se per me sarà una rivincita del Mondiale contro Lautaro? E anche della Supercoppa... (ride, ndr). A parte tutto, non è una cosa personale. Siamo 11 giocatori più quelli in panchina, non è Giroud contro Lautaro come ho letto. Lasciamo indietro il passato, ovviamente per me è una motivazione in più ma niente limita la mia concentrazione: io sono sempre concentrato su quello che devo dare in campo con i miei compagni e basta. Sono più motivato che mai, ho 37 anni e sono sempre affamato di trofei come quando ero giovane". E su una possibile finale: "Noi abbiamo grandi ambizioni e pensiamo step by step, non importa se in caso affronteremo Manchester City o Real. Ma ora siamo focalizzati solo sull'Inter e vogliamo vivere un sogno".