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City-Real, Ancelotti: "Il coraggio farà la differenza. Haaland? Non c’è solo lui"

Man City-Real

L’allenatore italiano dei campioni d’Europa ha parlato alla vigilia della semifinale dell’Etihad contr il City di Guardiola dopo l’1-1 del Bernabeu: "Credo che possiamo fare meglio dell’andata ed è quello che proveremo a fare". Sullo spauracchio norvegese: "Quando prepari una partita non pensi ad un solo giocatore: loro al momento sono la migliore squadra al mondo, hanno anche altri campioni"

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"Il piano è quello di sempre: dare il massimo come individualità e come collettivo. Credo che possiamo giocare meglio dell’andata ed è quello che proveremo a fare". Così Carlo Ancelotti dall’Etihad Stadium dove il suo Real Madrid affronterà il City di Guardiola nella semifinale di ritorno di Champions League dopo l’1-1 al Bernabeu. "È il quarto anno in questo club e posso dire che me lo godo ogni giorno, ormai manca poco e siamo molto motivati sapendo che l’obiettivo è vicino ma è difficile, però le difficoltà ci aiutano a tirare fuori il meglio di noi stessi". 

"Ho tutti a disposizione. Rigori? Non ci pensiamo"

Sulle scelte di formazione: "Rudiger può giocare, così come Militao, Rodrygo e Camavinga. Ho la fortuna di avere tutti a disposizione e questo aumenta la mia difficoltà nello scegliere la formazione. L’unica cosa che mi è chiara è che se vinciamo avrò azzeccato la formazione, se perdiamo l’avrò sbagliata". Poi svela: "Ho già scelto gli undici, non è facile ma vedremo domani". Sulla possibilità che l’accesso alla finale di Istanbul si decida ai calci di rigore: "Non pensiamo di andare ai rigori, ci si può arrivare ed è difficile allenarli perché c’è la componente ambientale che non si può riprodurre in allenamento. Ma oggi pensiamo di vincere prima dei rigori. Arriviamo al top e non potrebbe essere altrimenti". 

"Voglio coraggio e personalità"

Sulle sensazioni dei protagonisti: "Loro pensano soltanto a giocare una partita così contro un avversario forte, non importa quanto sono costati al club o se si è vinta la Champions l’anno precedente. Queste cose rimangono fuori dalla loro testa". Su come la sta vivendo l’allenatore campione in carica: "Oggi sono tranquillo, domani sarò preoccupato di marcare Haaland o di controllare De Bruyne, ma la verità è che anche se per noi è normale arrivare in semifinale siamo contenti di esserci perché non è per nulla facile. Chiederò coraggio e personalità ai miei giocatori: voglio una squadra capace di leggere i momenti della partita, perché avremo situazioni di difficoltà".

"Come marcheremo Haaland? Non c’è solo lui"

Alla domanda su come si può fermare Haaland e se riproporrà la positiva marcatura dell’andata: "Credo che all’andata abbiamo fatto bene tenendo la palla da dietro, domani sarà un aspetto importante della partita. Più palla abbiamo noi, meno rischi corriamo in difesa. Ma non c’è solo lui, quando prepari una partita non ti concentri solo su un giocatore: hanno De Bruyne, Mahrez, Gundogan e tanti altri. Se proprio devono segnare, che lo facciano subito così abbiamo tempo per recuperare". Poi sulla partita che si aspetta all’Etihad: "Non sarà così diversa rispetto all’andata, ci sono cose che possiamo migliorare ma anche loro. Hanno la migliore squadra d’Europa al momento, sarà un match vibrante. Noi siamo forti in contropiede, ma all’andata siamo stati bravi anche a controllare la partita. Non credo che domani vedremo molti contropiedi, a fare la differenza saranno i dettagli: il coraggio è una componente fondamentale quando la qualità collettiva e individuale si equivalgono. L’anno scorso hanno iniziato fortissimo, nei primi 10’ avevamo già incassato due gol e pensiamo che anche domani partiranno forte". 

"Il segreto del Real è la storia che si porta dietro"

Infine ad Ancelotti viene chiesto il segreto di tanti successi a livello internazionale del Real: "Non è semplice spiegarlo, ma personalmente credo che per noi giocare la Champions sia speciale, c’è la storia che parla per il club e questo fa la differenza, specialmente in una squadra capace di tenere viva questa storia. È una delle grandi qualità del Real, nessuno dimentica ciò che è stato".

Modric: "Sogno un’altra finale con il Real Madrid"

Poco prima di Ancelotti ha parlato in conferenza l’ex Pallone d’oro Luka Modric: "Le sensazioni sono molto positive, bisogna godersi al massimo questa partita, ciò che stiamo facendo è qualcosa di grande e bisogna godersi il momento. Sarebbe la sesta finale di Champions, ma la motivazione principale è quella di giocare una partita del genere con la maglia del Real Madrid, daremo tutto, anche più di ciò che crediamo di poter dare”. Poi aggiunge: "Siamo vicini a raggiungere qualcosa di storico. Io sto bene, ricordo nel 2015 quando mi sono fatto male prima delle partite contro l’Atletico e la finale con la Juve, quindi adesso curo molto il mio fisico e sono qui per dare il massimo. I dettagli faranno la differenza e noi siamo qui per questo, per raggiungere un’altra finale".

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