Napoli, Calzona: "Inizia un nuovo cammino, nessuna paura del Barcellona"

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Dopo aver incontrato il presidente De Laurentiis, Francesco Calzona ha diretto il suo primo allenamento a Castel Volturno insieme ai collaboratori Francesco Sinatti e Simone Bonomi. Poi la presentazione nella conferenza stampa che anticipa l'ottavo di finale contro il Barcellona: "Il Napoli è una squadra forte, credo in questi giocatori. Non firmo per il pareggio, Osimhen è pronto"

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Osimhen dal 1', ballottaggio Traorè-Cajuste: le probabili di Napoli-Barcellona

Tornerà il nigeriano tra i titolari in attacco insieme a Kvara e Politano. Zielinski non è in lista Champions, al suo posto uno fra Traorè (non al 100%, come ha ricordato Calzona in conferenza, ma comunque favorito) e Cajuste. CLICCA QUI per vedere le probabili scelte di Calzona e Xavi

Calzona a Sky Sport: "Sono felice, Napoli ti travolge"

Il nuovo allenatore del Napoli parla del suo ritorno in città e del match contro il Barcellona

Ha avuto la tentazione di chiedere "cosa avete combinato?" ai ragazzi che conosce?

"No, assolutamente. Mi piace parlare di presente e futuro, non del passato. Abbiamo parlato di calcio e dell'avversario, volevo soltanto comunicare i miei concetti sperando che da domani si inizi a vedere qualcosa di quello in cui credo"

Si può battere il Barcellona? Può arrivare la svolta?

"So che è il Barcellona ma noi siamo il Napoli. Siamo forti e rispettati in tutta Europa. Abbiamo l'obbligo di giocare per vincere, siamo in casa e il pubblico non ci ha mai abbandonato anche nelle difficoltà. Dobbiamo renderli orgogliosi e felici con una vittoria"

Nel segno del 433, si può riproporre il gioco di Spalletti e Sarri?

"Questa squadra può fare anche altri moduli, mi piace il 433 ma mi adatto alle caratteristiche dei giocatori. Siamo arrivati da poco tempo e non possiamo tirare le somme su come stanno. Il problema non credo sia fisico ma mentale, compito nostro liberarli mentalmente ed essere squadra vera"

Quali sono i concetti che cercherà di far riemergere?

"A me piace che la squadra giochi a calcio e loro lo sanno fare. Voglio che abbia un'identità e che giochi da squadra. Sono consapevole che il tempo per questo non c'è e chiederò un sacrificio perché capiscano ciò che chiedo nel più breve tempo possibile: bel gioco e risultati, non abbiamo altra strada"

La prima cosa che le ha chiesto De Laurentiis?

"Il presidente è stato molto gentile, mi ha chiesto di migliorare questa situazione, ma io so benissimo quali sono gli obiettivi, non avevo bisogno che il presidente me lo ricordasse. Se sono qui è perché ci credo e voglio che la squadra ci creda quanto me"

La prima cosa che ha detto ai suoi ragazzi?

"Ho detto che bisogna pensare al presente e al futuro, il passato non conta più. Ho avuto una buona risposta dai ragazzi, ho parlato poco perché non voglio riempirgli la testa, ma ho avuto segnali positivi"

Le parole di Francesco Calzona a Sky Sport direttamente dallo Stadio Diego Armando Maradona


Cos'è che l'ha colpita di più, al di là delle parole di De Laurentiis?

"Ieri quando sono arrivato in tangenziale mi è salita l'adrenalina. Napoli ti travolge, sono molto felice di essere qui e spero di dare soddisfazioni a questo pubblico. Se lo merita" 

Termina qui la conferenza stampa del nuovo allenatore del Napoli Francesco Calzona e del capitano Giovanni Di Lorenzo. Fra poco le parole di Calzona a Sky Sport

Crede nei miracoli come avvenuto con Di Matteo al Chelsea o come quello della Costa d'Avorio?

"Credo in questa squadra, non alle statistiche. Lo dico perché ci credo davvero, possiamo vincere tante partite ma lo dobbiamo volere. È questa la chiave per il futuro: volere"

Possibile un ritorno di Hamsik? Ci pensate al Mondiale per club?

"Il presidente non mi ha messo nessuna pressione, so cosa vuol dire raggiungere il Mondiale per club o la prossima Champions. Hamsik volevo fortemente che venisse, ma lui gestisce una Academy importante e in così poco tempo non è riuscito a organizzarsi, ma mai dire mai perché lui con Maradona è tra i giocatori più amati, è un ragazzo fantastico e sono felice della sua collaborazione con la nazionale slovacca"

Come ha visto Traoré? Com'è cambiato il Barça rispetto a due anni fa?

"Loro non sono cambiati molto, forse hanno subito un po' più di gol rispetto al solito ma c'è il solito allenatore con i soliti concetti. Non credo ci siano cambiamenti tattici. Su Traorè conto tanto, non solo su di lui ovviamente. Sceglierò in base a ciò che vedo. Per domani gli allenamenti sarnanno due e saranno indicativi. Traorè è stato tanto tempo fermo, ci conto ma non è al 100% non so se partirà dall'inizio"

Da Ct sei abituato a dare un impatto dopo pochi allenamenti, ritieni che sia possibile a Napoli?

"Se non succederà sarà perché ho fallito. Non riesco a sopportare che le mie squadre non siano ordinate e non abbiano una certa mentalità. Oltre a dare un'identità dobbiamo anche fare risultati, ma ho detto ai ragazzi che a questa pressione non devono pensarci. Devono divertirsi perché è un gioco e se facciamo questo possiamo fare bene"

Qual è l'impatto del gruppo dopo due allenatori cambiati? (domanda a Di Lorenzo)

"Ci tengo a ringraziare Mazzarri, dispiace perché quando si cambia allenatore è una sconfitta per tutti. Ci siamo sentiti. Ma la squadra ha reagito come professionisti, ci siamo messi a disposizione e cerchiamo di assimilare i concetti del nuovo mister. Domani sera cercheremo di mettere in campo quel poco che ci ha già trasmesso per fare una grandissima partita"

Ha sentito Spalletti e Sarri?

"No, a parte mio padre, mia mamma e uno dei miei fratelli non ho sentito nessuno"

Cosa hai imparato da Spalletti e Sarri?

Tantissime cose, è stata una fortuna per me. Mi sono arricchito. Hanno grandissima personalità anche se diversi nel lavoro sul campo. Con Spalletti è stato un anno intenso, di grandi insegnamenti"

Giocherà con il 433? Che partite ha visto del Barça?

"Sì mi piace il 433 ma non mi lego ai moduli, cerco di sfruttare le caratteristiche dei giocatori. Del Barcellona ho visto, da spettatore, una o due partite. Ho seguito quella di campionato contro il Celta Vigo, sono forti e difficili da affrontare, non c'è bisogno di far nomi. Stimo tanto il loro allenatore"

I tifosi gridavano che meritano di più, voi cosa potete fare di più? (domanda per Di Lorenzo)

"A loro c'è poco da dire, ci hanno sostenuti fino alla fine e i primi a non essere contenti siamo noi. L'impegno non è mai mancato, siamo sempre scesi in campo dando tutto. Poi i tifosi sono liberi di fischiare a fine partita. Ma loro sono sempre vicini a noi e noi cercheremo di ragalargli una bella notte in una stagione difficile, faremo il massimo"

Calzona, lei sarà contento domani se...?

"Se i giocatori faranno ciò che chiedo per buona parte della partita allora sarò felice, vorrà dire che credono nel calcio che voglio mettere in pratica. Se lo faranno, possiamo raggiungere risultati importanti. Gli ho chiesto di essere squadra nelle due fasi, questo già mi basterebbe. Non accetto che ci siano in fase difensiva giocatori che si sentono esonerati"