Manchester City, crisi senza fine: tutti i problemi di Guardiola

IL FOCUS

Introduzione

I Citizens interrompono la serie di cinque sconfitte consecutive (la peggiore dell'era Guardiola), ma crollano all'Etihad sprecando tre gol di vantaggio. Finisce 3-3 con la rimonta in 14 minuti del Feyenoord tra gravi errori e le 'ferite' di Pep. Non basta il solito Haaland per una squadra in ginocchio tra infortuni, numeri negativi e una profonda crisi d'identità. E domenica ad Anfield rischia di scivolare a -11 dal Liverpool…


GLI HIGHLIGHTS - FERITA SUL NASO DI GUARDIOLA: COSA È SUCCESSO

Quello che devi sapere

Da 3-0 a 3-3 in 14 minuti

È quanto accaduto all'Etihad, casa del Manchester City che vinceva 3-0 contro il Feyenoord grazie alla doppietta di Haaland intervallata da Gundogan. Un risultato che sembrava blindato fino al 74', ma la sorpresa era dietro l'angolo. Clamorosi gli errori in serie di Gvardiol e due volte Ederson per i gol di Moussa, Gimenez e Hancko. Tre reti regalate in 14 minuti, rimonta che ha dell'incredibile nella serata di Champions


MANCHESTER CITY-FEYENOORD 3-3, GLI HIGHLIGHTS

Da 3-0 a 3-3 in 14 minuti

Guardiola: "È come una sconfitta"

Lo ha spiegato l'allenatore del City nel post-partita: "Abbiamo concesso troppe azioni, buona la prima parte di gara ma poi abbiamo concesso dei gol. Avevo la percezione che potesse sfuggirci la partita, ora siamo fragili e avevamo bisogno di vincere e di fiducia. Purtroppo è successo qualcosa. Problema mentale? Sicuramente è anche un problema tecnico… Non riusciamo più a gestire la partita". Parole precedute da un altro gesto di insofferenza di Guardiola...
 

GUARDIOLA: "SIAMO FRAGILI E CONCEDIAMO"

Guardiola: "È come una sconfitta"

Le ferite di Pep

Non è passato inosservato il taglio sul naso di Guardiola e altri graffi sulla testa, ferita che l'allenatore ha ammesso in conferenza stampa di essersi procurato da solo: "Sì, l'ho fatto io con l'unghia. Volevo farmi male da solo. Passerà...". La reazione di Pep era iniziata già al minuto 75, ovvero sul 3-1 dopo il primo gol incassato dal Feyenoord. Come se avesse intuito il rischio rimonta che poi si è materializzato poco dopo. Ricordiamo che Guardiola è fresco di rinnovo fino al 2027 col Manchester City dopo aver esteso il suo contratto per altre due stagioni

GUARDIOLA SPIEGA LA FERITA AL NASO

Le ferite di Pep

Sui social: "Non volevo sminuire un problema così grave"

Dopo aver spiegato in diretta tv cosa avevano causato quei graffi al volto, Guardiola è tornato sull'argomento con una storia su Instagram. Il tema dell'autolesionismo è questione assai delicata e Pep scrive: "La mia risposta non intendeva in alcun modo sminuire il gravissimo problema dell’autolesionismo"

Sui social: "Non volevo sminuire un problema così grave"

Haaland da record non basta

Nella serata che ha visto Robert Lewandowski tagliare la tripla cifra di gol nella storia della Champions League, chi macina numeri ancora più spaventosi non ha scongiurato la beffa del Manchester City. Doppietta per Erling Haaland, a segno su rigore (da lui stesso procurato) e poi col provvisorio 3-0 su assist di Nunes. A 24 anni, il norvegese è diventato il più giovane a segnare 45 gol nella competizione: reti che poi sono diventate 46 in sole 44 partite. Agganciato Pippo Inzaghi appena fuori dalla top 10 all-time: siamo ancora all'inizio...


I MIGLIORI BOMBER DI SEMPRE IN CHAMPIONS

Haaland da record non basta

Stop alle sconfitte consecutive

Magra consolazione per il Manchester City, che inseguiva una vittoria fondamentale per rilanciarsi in stagione. E invece, dopo la rimonta incassata all'Etihad, la squadra di Guardiola resta a 8 punti in zona playoff ma con un calendario in salita: i prossimi impegni prevedono infatti la Juventus (11 dicembre a Torino), un Psg in crisi (22 gennaio a Parigi) e infine il Bruges in casa (29 gennaio). Ricordiamo che i Citizens erano reduci da 5 ko di fila, ovvero la serie peggiore di Guardiola:

  • Tottenham-Man City 2-1 (Coppa di Lega, 30 ottobre)
  • Bournemouth-Man City 2-1 (Premier, 2 novembre)
  • Sporting-Man City 4-1 (Champions, 5 novembre)
  • Brighton-Man City 2-1 (Premier, 9 novembre)
  • Man City-Tottenham 0-4 (Premier, 23 novembre)

Stop alle sconfitte consecutive

I big vanno ko...

Il Manchester City non perdeva in casa da novembre 2022, sconfitta arrivata sabato col Tottenham nel passivo peggiore della serie negativa. Ennesimo campanello d'allarme per i campioni d'Inghilterra, quattro volte di fila vincitori della Premier League ma nel pieno della loro crisi più profonda. Diversi i fattori che stanno contribuendo a partire dai tanti infortuni: su tutti quello di Rodri, Pallone d'Oro che ha subito chiuso la sua stagione. E un altro leader come Kevin De Bruyne, tornato in campo a novembre e in scadenza a giugno, ha giocato finora solo 464 minuti in stagione 

I big vanno ko...

... e sono scarichi

Eloquente anche il caso di Phil Foden, brillante solo in Champions (dove ha segnato i suoi 3 gol stagionali) e lontano anni luce dal campione che ha vinto il titolo di MVP nella scorsa Premier League. Lui come due colonne difensive del calibro di Kyle Walker e John Stones, quest'ultimo fisicamente ancora indietro. E all'elenco dei big dallo smalto perduto si aggiungono anche Jack Grealish, Ruben Dias e Jeremy Doku

... e sono scarichi

Il mercato che non convince

La scorsa estate è arrivato a Manchester (direttamente dal City Group) il brasiliano Savinho, 20enne che si è subito inserito al netto di qualche difficoltà realizzativa. Chi non ha ancora convinto in pieno è invece il ritrovato Ilkay Gundogan, classe 1990 tornato a casa dopo la stagione al Barcellona. E anche in uscita sta lasciando perplessi la cessione di Julian Alvarez, volato all'Atletico Madrid per essere protagonista (già quasi in doppia cifra) dopo essere stato il vice di Haaland e De Bruyne

Il mercato che non convince

Crisi d'identità

Prima della sfida al Feyenoord, Guardiola aveva ribadito di credere nella squadra: "Non mi arrendo, sono convinto che faremo ottime cose in questa stagione. Ora non è una questione di risultati ma di prestazione, che abbiamo sempre avuto in stagione. Ora la cosa più importante non è la tattica ma vincere". Successo ancora rinviato per una squadra vulnerabile in difesa e non abituata alle sconfitte: i Citizens non hanno ancora reagito a livello mentale e temono di compromettere già ora la stagione. Effettivamente il rischio c'è...

Crisi d'identità

Domenica ad Anfield può finire a -11

Sarà il big match della 13^ giornata, prima contro seconda separate da 8 punti in classifica. A quota 31 punti, il Liverpool di Slot potrebbe scappare a +11 a inizio dicembre prendendo il largo in Premier League. Secondo Sky Sport News, invece, è improbabile che la decisione della commissione indipendente (che dovrà decidere sulle 115 accuse mosse dalla Premier League per presunte violazioni finanziarie) si esprimerà sul Manchester City prima della prossima primavera. I tempi potrebbero essere addirittura più lunghi, processo che richiederà mesi nell'ennesimo problema del Manchester City in questa stagione


MANCHESTER CITY-FAIR PLAY FINANZIARIO: COME STANNO LE COSE

Domenica ad Anfield può finire a -11